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Invecchiato per un Omicidio
Fiona Grace


Un Giallo Intimo tra i Vigneti della Toscana #1
“Un libro veramente piacevole. Lo consiglio vivamente agli appassionati di storie di mistero ben scritte, una trama intelligente ravvivata da sorprendenti colpi di scena. Un ottimo modo per passare un freddo weekend, non rimarrete delusi!”

–-Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (a proposito di Assassinio in villa)



INVECCHIATO PER UN OMICIDIO (UN GIALLO INTIMO TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA) è il racconto di debutto dell’autrice di #1 bestseller Fiona Grace per la nuova serie di Cozy Mystery. Tra le altre opere dell’autrice ricordiamo Assassinio in villa (Libro #1), un #1 bestseller con oltre 100 review da 5 stelle—Disponibile in free download!



Dal momento in cui Olivia Glass, 34, escogita una vincente campagna pubblicitaria per un vino pessimo, l’agenzia pubblicitaria in cui lavora viene catapultata verso il successo. Olivia non è soddisfatta del suo lavoro, anzi se ne vergogna—però le è appena stata offerta quella promozione che sognava da tempo. Di fronte a un bivio Olivia capisce di voler altro dalla vita. Quando anche la sua relazione stabile di quattro anni finisce bruscamente per l’infedeltà del suo compagno capisce che è arrivato il momento di lasciarsi tutto alle spalle e cambiare le cose.



Olivia sognava da sempre la Toscana, una vita semplice, un piccolo vigneto tutto per lei.



Quando un amica di vecchia data le fa sapere di una villetta nei colli toscani Olivia non puГІ fare a meno di pensare: sarГ  il destino?



Esilarante, un concentrato di paesaggi suggestivi, cibi e vini della tradizione, romanticismo ed eventi sconvolgenti. Un paesino di collina fa da sfondo ad uno sconcertante mistero, che Olivia e il suo adorabile amico a quattro zampe dovranno risolvere—INVECCHIATO PER UN OMICIDIO è una storia accattivante, che vi lascerà col fiato sospeso, ma che vi farà anche ridere di gusto. Un libro impossibile da posare sul comodino prima di averlo finito.



E ora sono disponibili anche il Libro #2 e il Libro#3 della serie –BARRICATO PER LA MORTE e AFFINATO PER IL CAOS!





Fiona Grace

INVECCHIATO PER UN OMICIDIO




INVECCHIATO


PER UN


OMICIDIO




UN GIALLO INTIMO E LEGGERO TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA—LIBRO 1




FIONA GRACE




Edizione italiana


a cura di


Giacomo Maria Vandini



Fiona Grace

Dalla penna dell'autrice esordiente Fiona Grace, arriva la serie di GIALLI INTIMI E LEGGERI DI LACEY DOYLE, che include ASSASSINIO IN VILLA (Libro #1), UNA MORTE E UN CANE (Libro #2), I CINQUE DEL SALOTTO (Libro #3), UNA VISITA PREOCCUPANTE (Libro #4), e UCCISO CON UN BACIO (Libro #5). Fiona Grace ГЁ anche l'autrice della serie di GIALLI INTIMI E LEGGERI TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA.



Fiona da molta importanza al rapporto con i lettori, visitate www.fionagraceauthor.com per ricevere ebook gratuiti e scoprire le ultime novitГ  sulle pubblicazioni, o magari anche solo per un saluto.








Copyright © 2020 Fiona Grace. Tutti i diritti riservati. Ad eccezione di quanto consentito dalla legge sul diritto d’autore degli Stati Uniti del 1976, nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, né archiviata in un database o un sistema di recupero senza previa autorizzazione dell'autore. La licenza di questo ebook è concessa solo ad uso personale. Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone. Se si desidera condividere questo libro con un'altra persona, si prega di acquistare una copia aggiuntiva per ciascun destinatario. Se state leggendo questo libro senza averlo acquistato, oppure senza che qualcuno lo abbia acquistato per voi, siete pregati di restituire questa copia e acquistarne un'altra. Vi ringraziamo per il rispetto nei confronti del duro lavoro dell'autore. Questa è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, attività commerciali, aziende, società, luoghi, eventi e fatti sono il prodotto dell'immaginazione dell'autore, oppure sono utilizzati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza a persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Il Copyright dell'immagine di copertina Kishivan, concesso su licenza di Shutterstock.com.



LIBRI DI FIONA GRACE

UN MISTERO AVVOLGENTE TRA I VIGNETI DELLA TOSCANA

INVECCHIATO PER UN OMICIDIO (Libro #1)

BARRICATO PER LA MORTE (Libro #2)

AFFINATO PER IL CAOS (Libro #3)



UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DI LACEY DOYLE

ASSASSINIO IN VILLA (Libro #1)

UNA MORTE E UN CANE (Libro #2)

I CINQUE DEL SALOTTO (Libro #3)




CAPITOLO UNO


Aveva esattamente cinque minuti e trenta secondi per risolvere quel disastro inaspettato.

Erano le sette e mezza di un giovedì sera e Olivia Glass era seduta sul sedile posteriore di un Uber diretto verso uno dei più apprezzati ristoranti emergenti di Chicago, dove avrebbe condiviso una serata con l'uomo che le stava accanto da ormai quattro anni, Matthew. Era tornato da un viaggio di lavoro di una settimana e quella mattina le aveva mandato un messaggio di invito a cena.

Improvvisamente, Olivia notГІ uno strappo considerevole nei suoi collant, appena sopra il ginocchio.

Lo fissГІ inorridita.

Lo spacco era enorme, almeno tre o quattro dita e stava cominciando a risalirle lungo la gamba.

Non aveva idea di come fosse potuto succedere, le calze erano perfettamente integre quando le aveva indossate quella mattina. Aveva passato la giornata in ufficio, alla JCreative, l'agenzia pubblicitaria per la quale lavorava come account manager, saltando da un meeting in sala riunioni a una teleconferenza.

Leggendo l'inaspettato invito di Matt a una serata all'esclusiva Villa 49, si era resa conto che non avrebbe avuto il tempo di tornare a casa a cambiarsi, per cui aveva deciso di fare una corsa al negozio piГ№ vicino durante la sua unica mezz'ora di pausa. Nel panico totale per la fretta, aveva agguantato dallo stand espositore qualcosa di leggermente piГ№ corto e aderente di quanto fosse abituata a portare.

Tornata in ufficio, il rimorso del compratore non aveva tardato a farsi sentire, e con quello il dubbio che l'abito fosse un po' troppo azzardato per una donna di trentaquattro anni.

"L'etГ  ГЁ solo un numero," si era detta con coraggio.

"Che importa se il vestito ГЁ stato disegnato per una diciottenne?" Magari aveva preso qualche chilo negli ultimi anni, ma aveva ancora un bel fisico.

Alla fine, Olivia aveva aspettato che il suo capo si allontanasse dall'ufficio per correre in bagno a cambiarsi d'abito.

Aveva sistemato con le dita i lunghi capelli biondi, rinfrescato il lucidalabbra, spruzzato un po' di profumo e si era precipitata giГ№ per le scale per raggiungere l'Uber che la stava aspettando.

La voragine nei suoi collant le aveva dato modo di constatare quanto pallide fossero le sue gambe. L'estate era stava finendo, ma aveva lavorato così tanto e non aveva avuto il tempo di godersi un po' di sole. Attraverso lo squarcio nelle calze, che ormai si estendeva per una spanna, la sua pelle era di un bianco accecante.

Matt se ne sarebbe accorto, Olivia lo sapeva. Avrebbe visto subito lo spacco. Era un uomo fin troppo attento ai dettagli e questo aveva contribuito al suo successo come fund manager.

Nonostante stessero insieme da piГ№ di quattro anni, Olivia si impegnava ancora per essere bella per lui e per renderlo orgoglioso. Quel disastro con i collant sarebbe stato un momento di umiliazione pubblica per entrambi, un incubo.

Aveva delle cose da confessare quella sera e un malfunzionamento del guardaroba avrebbe solo complicato la situazione.

Per un momento considerò l'idea di togliersi le calze e di risolvere così il problema. Con un moderato sforzo di contorsionismo, avrebbe potuto liberarsi dei collant sul sedile posteriore dell'Uber, sperando che l'autista non se ne sarebbe accorto e che non le avrebbe dato una valutazione da una stella per aver usato la sua auto come camerino.

Scosse la testa. Svestirsi non era un'opzione. Le sue gambe erano così pallide, di un bianco ceruleo, e il vestito corto la rendeva ancora più consapevole delle sue forme di quanto non fosse di solito. Aveva bisogno di tutto l'aiuto che il nylon nero le avrebbe potuto dare.

Per un attimo, Olivia pensГІ di strappare anche l'altra gamba dei suoi collant, prima di decidere che la cosa sarebbe stata decisamente poco pratica. Non c'era nessuna garanzia che il tessuto si sarebbe rotto nello stesso modo e, ad ogni modo, non si sarebbe sentita a proprio agio a sfoggiare quel look. Non portava jeans strappati, figurarsi dei collant strappati.

Che fare perГІ? Era a tre minuti dalla sua destinazione, lo strappo aveva raggiunto le dimensioni di un'utilitaria, e non sembrava esserci soluzione a questa crisi.

Poi Olivia vide la salvezza davanti a sГ©.

L'insegna di un negozio di intimo, appena dopo il prossimo incrocio, sembrava ancora aperto.

Voleva chiedere all'autista di farla scendere lì. Poi sarebbe cosa nel negozio a prendere un altro paio di calze e avrebbe chiamato un altro Uber per raggiungere il ristorante. Sarebbe arrivata con qualche minuto di ritardo, ma almeno sarebbe arrivata in una mise presentabile.

"Non è che potresti—" Cominciò Olivia.

In quel momento le squillГІ il telefono.

Rispose di riflesso e si ritrovГІ a parlare con James.

"Olivia. Sei ancora in ufficio?"

"Sono appena uscita, ГЁ una cosa urgente? Se mi mandi una mail ci guardo subito."

Olivia si accorse di aver assunto una postura piГ№ dritta, piГ№ composta, e che la sua voce era diventata piГ№ squillante e professionale, con quel tono che adottava istintivamente quando parlava con il suo capo.

"Non urgente ma importante. Ne parliamo come prima cosa domattina. Nel frattempo, ho delle buone notizie a proposito della campagna pubblicitaria dei Vini della Valle."

Olivia sentì il cuore sprofondare mentre l'Uber si lasciava alle spalle la boutique. La sua unica speranza era andata in fumo. Stavano andando verso West Loop, la zona caratterizzata dalla giustapposizione di nuovo e antico—edifici bassi con mattoni a vista e grattacieli dalle ampie vetrate, ristoranti di lusso affacciati sulla strada e, soprattutto, una totale assenza di negozi di intimo.

Sarebbe arrivata al Villa 49 nel giro di due minuti, con uno strappo così grande nei collant che la Stazione Spaziale Internazionale ci sarebbe potuta passare attraverso, e non poteva farci nulla.

"Sono felice che la campagna stia andando bene," disse lei.

"Ti manderГІ una mail piГ№ tardi con i dettagli del tuo bonus. Penso che ne sarai molto soddisfatta."

L'auto sterzГІ per superare un autobus e la borsa di Olivia si rovesciГІ, disperdendo i suoi contenuti sul sedile.

"Hai presente Des Whiteley?"

"Direi di averlo visto incluso in diverse mail aziendali," disse Olivia, cercando di afferrare un flacone di profumo che rotolava sui tappetini dell'auto.

"Г€ il CEO, l'amministratore delegato."

"Dei Vini della Valle?" chiese lei.

"No, no. Della loro holding, la Kansas Foods. Mi ha detto di congratularmi con te da parte sua. Le vendite sono alle stelle."

"Fantastico" fece Olivia allungandosi per raccogliere il portafoglio, il rossetto e una salvietta fuggitiva.

Sotto la salvietta c'era il piccolo astuccio di ombretto color Carbone Scintillante, che portava sempre con sГ©.

Le venne in mente un'idea.

Olivia aprì l'astuccio e passò la punta del dito sull'ombretto, poi se la strofinò sulla gamba esposta.

Un successo. Il Carbone Scintillante aveva reso la sua pelle dello stesso colore delle calze. Il danno era così ben camuffato da poter passare inosservato.

"Gli ho fatto notare come il tuo approccio verso la campagna incarni pienamente i valori della nostra azienda," continuГІ James. "MetodicitГ  e organizzazione."

"Organizzazione," ripetГ© Olivia stendendo un'altra ditata di ombretto.

"CreativitГ , ma anche disciplina, puntando ai risultati."

"Puntare ai risultati," fece eco Olivia con tono di assenso, strofinandosi la polvere color carbone sulla coscia.

"E, ovviamente, pianificazione, per coprire ogni eventualitГ ," disse James.

"Assolutamente, pianificazione."

Olivia decise di applicare l'ombretto oltre i bordi dello spacco nei collant, nel caso la voragine si fosse allargata camminando. Con grande cura, insinuГІ le dita sotto il nylon.

"Ne parleremo domattina. SarГІ in ufficio alle sette. Ne avremo almeno per due ore. Faremo un veloce briefing a quattr'occhi, poi meeting di gruppo in sala riunioni."

Quale poteva essere il motivo della riunione? Si chiese Olivia.

"Ci vediamo in ufficio, a domani," disse lei, prima di terminare la chiamata.

Olivia chiuse l'astuccio e lo ripose nella sua borsa.

Il successo della campagna aveva sorpreso tutti, lei compresa. Era l’unica donna tra i membri anziani dell'esecutivo ed era abituata, nonostante gli anni di duro lavoro, ad essere quella che applaudiva mentre i risultati di altri venivano lodati. Non pensava che sarebbe venuto il suo turno di dirigere una campagna di successo. In un certo senso, gestire questa campagna le era sembrato molto simile al camuffare il buco nelle sue calze.

Sentiva di aver improvvisato e di aver avuto un colpo di fortuna, e che, in fondo, non se lo meritasse, ne fosse quello che voleva davvero.

"Stavi dicendo?" chiese l'autista, volgendo lo sguardo verso di lei, interrompendo i suoi pensieri. "Mi stavi per fare una domanda, poi ti ГЁ squillato il cellulare."

"Oh, no. Nessun problema. Pensavo che sarei dovuta scendere prima, ma a quanto pare non dovevo"

L'autista fece un cenno col capo. "Stavi parlando dei Vini della Valle. Lavori per loro?"

"Non direttamente," rispose Olivia. "Sono clienti dell'agenzia per cui lavoro."

"Fanno del buon vino? A mia moglie piace uno di quei vini della California. Non ricordo bene la marca, ma ha quell'etichetta particolare. Da un po', il nostro supermercato ha smesso di venderlo, così le ho suggerito di provare altri vini."

Olivia sentì una pugnalata di senso di colpa. Lo spazio sugli scaffali era limitato e il successo dei Vini della Valle poteva realizzarsi solo a spese di altri produttori.

Per un momento, pensГІ di dare una risposta standard, lodando la qualitГ  dei Vini della Valle e consigliando all'autista di provarli insieme alla moglie. Poi, decise di fare il contrario. Dopotutto, stava parlando con un estraneo, ed ГЁ sempre piГ№ facile essere sinceri con gli estranei.

"Se vuoi il mio parere personale," disse "Non toccarli neanche i Vini della Valle, pessima qualitГ  e materie prime scadenti, non valgono il loro prezzo."

Erano appena arrivati a destinazione. L'Uber si fermГІ danti al Villa 49.

"Grazie per il consiglio," disse l'autista. "Proveremo un altro vino."

"Di nulla. Grazie per il passaggio." fece Olivia, scendendo dall'auto.

Ora che il suo imprevisto con i collant era sotto controllo, doveva solo da pensare a cosa dire a Matt.

"Immagino sarГ  per te uno shock, ma sono davvero infelice," sarebbe stato il suo punto di partenza.

Meditando su come avrebbe continuato il discorso, Olivia entrГІ nel ristorante.




CAPITOLO DUE


Olivia si fermГІ brevemente nella hall del Villa 49 e si crogiolГІ nella luce soffusa, ascoltando il mormorio delle voci e apprezzando gli aromi che le arrivavano dai tavoli vicini.

Note di aglio arrostito, timo e rosmarino. Fragranze delicate che si libravano da ricche salse a base di carne e vino. L'inconfondibile profumo di pane fresco, appena sfornato.

Per la prima volta in quella lunga e faticosa giornata, si sentiva in pace. Chiuse gli occhi e immaginГІ di essere sotto l'ombra di un ulivo in una rustica trattoria toscana, lontano dallo stress del lavoro e da quelle riunioni sempre piГ№ frequenti, lontano dallo squillare incessante del telefono.

Poteva persino scordarsi della conversazione spiacevole che da lì a poco avrebbe dovuto avere con Matt.

"Buonasera, signora. Benvenuta al Villa 49. Ha una prenotazione?"

Il tono educato del cameriere la riportГІ alla realtГ .

"Si, dovrebbe essere a nome di Matthew Glenn."

"Prego."

Il cameriere le fece strada attraverso il ristorante.

Il tavolo all'angolo della sala era ancora vuoto. Olivia rimase momentaneamente sorpresa. Matt era sempre puntuale, e lei era arrivata con cinque minuti di ritardo. Si aspettava di trovarlo ad attenderla al tavolo.

Che ci vuoi fare, il traffico di Chicago era imprevedibile.

Diede un'occhiata veloce al telefono. Altri due messaggi di congratulazioni da due sue colleghe. Con ciascuno una fitta di senso di colpa. Poi, un altro messaggio, della sua assistente, Bianca.

"James dice che devo andare a un meeting urgente domattina, sai di cosa si tratta? Ho fatto qualcosa di male?"

Olivia si immaginГІ la sua giovane e magra assistente che si mordeva ansiosamente le unghie in attesa di una risposta. Aveva fatto di tutto per aiutarla ad abbandonare quella sgradevole abitudine. L'aveva pesino portata dall'estetista, ma, manicure o no Bianca aveva continuato a mangiarsi le unghie. Alla fine, Olivia aveva deciso di lasciar perdere. C'erano vizi peggiori, dopotutto. Un'altra sua assistente si era rivolta alle ciambelle per trovare sollievo dallo stress e, invece, in soli tre mesi aveva trovato dieci chili in piГ№ sulla bilancia.

Oliva rispose. "No tranquilla, tutto a posto! Г€ una riunione di gruppo, probabilmente saranno solo accertamenti e qualche update."

Concluse il messaggio con uno smiley e lo inviГІ. Poi rivolse la sua attenzione alla carta dei vini.

Scorrendo la lista, Oliva sentì tornare la felicità. Amava i vini italiani e il ristorante aveva un'ottima selezione di vini toscani. Alcuni non li aveva mai visti né sentiti, ma era incantata dalla musicalità dei loro nomi. Nella sua mente si delineò l'immagine di colline verdi baciate dal sole, con filari di vite a perdita d'occhio, interrotti da qualche occasionale ulivo.

Sapendo che Matt preferiva il rosso, si concentrГІ su quella parte del menu.

I suoi occhi si posarono subito sul Tignanello. Ricco, corposo e tannico, con un avvolgente aroma di ciliegie in confettura, da uve Sangiovese selezionate. Il prezzo rifletteva la qualitГ  del vino, ma quella era un'occasione speciale ed era sicura che Matt non avrebbe avuto problemi a spendere un po' di piГ№.

Era entusiasta di cenare finalmente insieme.

Le settimane precedenti erano state un inferno per entrambi e Matt era stato spesso fuori casa. Tra loro erano ormai soliti scherzare riguardo al fatto che Leigh, l'assistente personale di Matt, con cui spesso viaggiava per lavoro, trascorresse con lui molto piГ№ tempo di quanto non facesse Olivia.

"Hei, Liv. Scusa per il ritardo."

AlzГІ lo sguardo e vide Matt che si affannava per raggiungere il tavolo, attraversando il ristorante ormai pieno. Indossava un completo Armani color carbone di fattura impeccabile e i suoi capelli neri, appena velati di grigio, erano pettinati alla perfezione. Era alto e bello, in ottima forma, ed era un uomo di successo. Anche dopo quattro anni, Olivia faceva fatica a credere che stessero insieme.

Non l'avrebbe mai ammesso a nessuno ma, a volte, stare con un uomo del genere era per lei fonte di insicurezza. In quelle occasioni, si confortava pensando che fosse una cosa positiva. Dopotutto, la faceva stare sulle spine, e le dava la motivazione per curare la propria immagine e per impegnarsi nella carriera.

"Ciao, Matt," lo salutГІ lei con un sorriso. " Sono contenta di vederti. Che bella sorpresa che tu sia tornato in cittГ . Adoro il tuo taglio di capelli."

CercГІ di coprirsi le gambe spingendosi il vestito aderente lungo i fianchi, sperando che l'avrebbe aiutata ad occultare lo strappo nei collant.

Con suo grande sollievo, Matt la salutГІ con un bacio sulla guancia e si sedette senza fare commenti.

Olivia ordinГІ un Tignanello e, mentre aspettavano che arrivasse, diede inizio alla difficile conversazione per la quale si era fatta forza.

"Immagino sarГ  per te uno shock, ma sono davvero infelice."

Le sopracciglia di Matt si inarcarono visibilmente.

"Sul serio?"

Olivia fece un respiro profondo. Tempo di sfogarsi.

"Г€ il lavoro. Il problema ГЁ il mio lavoro."

Matt sbattГ© rapidamente le palpebre, come se non si fosse aspettato di sentire nulla del genere.

"Cosa intendi?" chiese con prudenza.

"Mi sento come se avessi venduto la mia anima. La mia vita ha preso una strada che non mi sarei mai aspettata—e non lo sopporto."

I Vini della Valle andavano contro tutti i valori in cui credeva. Era questa la veritГ , e il motivo per cui sentiva di essersi svenduta.

Alla sua prima degustazione di Vini della Valle, aveva bevuto solo due piccoli bicchieri, ma la mattina dopo si era svegliata con un mal di testa feroce e martellante, che le era durato per tutto il giorno.

Due piccoli bicchieri non avrebbero dovuto avere un effetto così tossico. Così cominciò a indagare, curiosa di scoprire cosa ci fosse esattamente in quei vini.

Non era stato facile, ma Olivia era una persona paziente e perseverante, e affrontava di buon grado le sfide piГ№ difficili. Dopo una serie interminabile di ricerche online, prudenti telefonate, incontri faccia a faccia e discussioni su temi confidenziali aveva scoperto la veritГ .

"Ho fatto delle ricerche sulla compagnia, sono terribili. Danno un'immagine distorta di loro stessi. Г€ praticamente frode e tutti se la bevono per colpa della mia campagna pubblicitaria."

Matt aveva un'espressione corrucciata.

"Sì però, Liv, è a questo che servono le campagne pubblicitarie."

"No!" protestГІ lei. "Stavolta ГЁ diverso. Non ГЁ solo vino scadente, ГЁ spazzatura."

"In che senso?"

"Non c'ГЁ nessun vigneto a conduzione familiare. Tutta l'uva viene da coltivazioni industriali ed ГЁ raccolta a macchina. E sono disposti a usare qualsiasi uva, piГ№ economica ГЁ, meglio ГЁ. Non si puГІ nemmeno visitare la cantina."

"Come mai?" chiese Matt.

"PerchГ© non c'ГЁ nessuna cantina," confessГІ Olivia.

"C'ГЁ solo un gigantesco stabilimento di produzione, dove producono del succo d'uva alcolico adulterato con aromi chimici e additivi in polvere. Hanno fatto delle ricerche per individuare le preferenze della maggior parte dei consumatori, e i loro chimici hanno creato un profilo gustativo adatto al mercato usando degli additivi. Ecco cosa sono davvero i Vini della Valle."

Matt la ascoltava dubbioso.

"Usano tonnellate di solfiti, per prolungare la conservazione e per far sì che ogni bottiglia abbia lo stesso sapore. Non so se siano stati i solfiti, ma, quando ho bevuto quel vino, sono stata malissimo."

"Continuo a non vedere il problema. SarГ  anche vino pessimo ma che importa? La gente se ne accorgerГ  assaggiandolo." ribattГ© Matt.

Olivia si lasciГІ scappare un sospiro di frustrazione.

"Il problema ГЁ che tutti i negozi si riforniscono di Vini della Valle e ciГІ significa che c'ГЁ meno spazio sugli scaffali per altri vini. La mia campagna sta pregiudicando gente che il vino lo ama davvero e che lo produce come si deve. Sento di aver danneggiato degli onesti viticoltori e dei produttori di vino che non se lo meritavano."

Olivia rabbrividì al pensiero dell'ormai famoso slogan che aveva creato per quei vini: "Il Vino di oggi, Il Vino della Valle"

"Ho creato il mio slogan personale," disse a Matt "Vini della Valle, col rosso mal di testa e col bianco dormi male."

Si aspettava una risata, che perГІ non arrivГІ.

Forse, il suo interlocutore stava cominciando a rendersi conto della serietГ  della situazione.

"Matt, sto pensando di abbandonare la campagna pubblicitaria", disse lei.

"Non posso continuare a lavorare per una compagnia che rappresenta un marchio nel quale non credo e che partecipa alla distruzione di aziende nelle quali invece credo. Sono a tanto così da mollare tutto."

AlzГІ la mano, l'indice e il pollice pressati insieme, come a voler indicare, seppur scherzosamente, l'esaurimento della sua pazienza.

Era solita scherzare in quel modo con Matt, ma nemmeno stavolta riuscì ad incitare una risata.

"Temo di avere anche io delle cattive notizie," fu invece la sua risposta.

Olivia lo fissГІ ad occhi spalancati.

Cos'era successo? Aveva perso il lavoro? Si era ammalato uno dei suoi genitori?

Qualunque cosa fosse, Olivia si rese conto che doveva essere quello il motivo per cui Matt l'aveva invitata a cena.

Pensava che avrebbe voluto congratularsi con lei. Evidentemente, il motivo era un altro, e lei aveva egoisticamente monopolizzato la conversazione senza chiedersi come si sentisse lui.

"Mi dispiace, Matt. Di che si tratta?" gli chiese.

"Immagino sarГ  per te uno shock."

Olivia sbattГЁ le palpebre, confusa dal fatto che Matt avesse usato le sue stesse parole. Cosa diavolo stava succedendo?

In un momento di follia, si chiese se anche Matt fosse insoddisfatto del suo lavoro così come lei lo era del suo. E se si fosse stancato di essere un fund manager e avesse avuto bisogno di un cambiamento? Cominciò a volare con la fantasia, immaginando un nuovo inizio insieme, in un'altra città. O magari una fuga d'amore di un anno, in un rigenerante paradiso esotico, su una bella isola. Che avventura che sarebbe stata, avrebbero potuto rilassarsi insieme e godere della rispettiva compagnia.

Olivia non aveva mai mostrato particolare interesse riguardo ad un ipotetico matrimonio o all'avere figli e sapeva che per Matt era lo stesso. Eppure, una parte di lei bramava il lusso che sarebbe stato concedersi un anno ininterrotto con lui, lontano dall'assalto incessante degli appuntamenti di lavoro, delle conferenze e delle lunghe giornate passate in ufficio. Su un'isoletta, sarebbe stato possibile.

Venne il momento di tornare alla realtГ , Matt amava il suo lavoro e non aveva mai dato il minimo segno di esserne infelice. Oltretutto, era un uomo di cittГ , che aveva trovato il suo equilibrio nella frenetica vita urbana. No, doveva essere qualcos'altro, ma cosa?

"Cos'ГЁ che sarГ  uno shock?" chiese lei con una punta di apprensione.

"Non funziona."

"Cosa non funziona?" chiese lei, con un tono ansioso.

"Il nostro rapporto." Aveva sulla faccia uno dei suoi soliti sorrisi dispiaciuti, con gli occhi a fessura e il capo chino. "Tra noi non funziona, mi dispiace tanto. Vorrei che fosse andata diversamente, ma le cose stanno così. Non c'è un modo facile per dirlo ma… È finita."




CAPITOLO TRE


Olivia fissГІ Matt, incredula.

Di cosa stava parlando? Era forse uno scherzo crudele?

AbbandonГІ rapidamente il pensiero. Matt non le era mai sembrato quel tipo di persona. D'altro canto, non le era neanche mai sembrato fosse il tipo di persona che ti invita a cena solo per mollarti prima che sia arrivato il vino.

"Ma—perché?" chiese lei.

"Per quale motivo, Matt? Siamo sempre stati felici insieme. Cioè, almeno io sono sempre stata felice. So che non ci siamo visti molto di recente, ma siamo stati entrambi così presi dal lavoro."

Matt fece un cenno di approvazione, come se fossero giunti al punto della discussione.

"Esatto, Liv. Г€ proprio questo il problema. Hai detto bene: siamo entrambi troppo occupati. Non ci vediamo per piГ№ di due notti a settimana."

Le si avvicinò e cominciò a parlare con un tono più calmo e confidenziale. "E non è tutto: siamo due persone diverse. Io sono una persona molto organizzata ed è difficile per me vivere con una persona disorganizzata come te. Lasci sempre il tubetto del dentifricio aperto, e la settimana scorsa un paio dei tuoi slip è volato fuori dalla mia valigetta durante una riunione. È stato piuttosto imbarazzante. Ero di fronte a una ventina di investitori internazionali, le tue mutandine di pizzo con la scritta �Wish You Were Here’ sul tavolo della sala riunioni hanno rovinato l'immagine professionale che stavo cercando di dare di me e che la mia compagnia si aspetta."

Olivia giurГІ di aver sentito una risatina soffocata. Guardandosi attorno, vide con la coda dell'occhio che la sua conversazione aveva attirato l'attenzione di tre donne al tavolo di fianco, che ora stavano avidamente in ascolto.

"E sai perchГ© mi sono ritrovato in questa situazione?" continuГІ Matt.

"Г€ perchГ© tu continui a spargere i tuoi vestiti ovunque, lanciandoli sul pavimento della camera da letto, invece che metterli nel cesto della biancheria sporca. Stavolta un paio di mutande ГЁ volato nella mia valigetta. Avrebbe potuto essere un disastro per la mia carriera. E questo ГЁ solo un esempio. Ultimamente non sei di supporto, non mi sostieni."

Olivia ci rimase a bocca aperta. Di cosa stava parlando? L'aveva sostenuto e incoraggiato per tutta la loro relazione.

"Quando abbiamo cominciato a vivere insieme ho liberato la stanza degli ospiti per fare spazio al tuo studio, che non hai mai usato," rispose lei oltraggiata.

"Ho ripitturato i muri della camera da letto perchГ© tu mi hai chiesto di farlo. Ho svuotato gli armadi per lasciare spazio alle tue giacche, scarpe e camicie. Ho addirittura dato via la mia stupenda libreria per fare posto per la tua enorme TV a schermo piatto."

Il letto e gli altri mobili di Olivia erano rimasti. Matt, invece, aveva detto che avrebbe venduto i suoi. Anzi, ripensandoci, aveva detto che li avrebbe dati alla sua assistente Leigh, dato che aveva appena rotto col fidanzato ed era ritornata a vivere da sola.

Olivia lo fissГІ attentamente, con sospetto. Prima che potesse dire qualcosa Matt riprese a parlare come se non fosse successo nulla.

"Come ho già detto, sto rivalutando le mie decisioni. E, Liv, sento che vogliamo cose diverse. Sì, tu sarai anche felice in questa relazione, ma io voglio qualcuno che ci sia sempre per me. Qualcuno che cucini per me e che porti ordine nella mia vita."

"Io cucino per te!" ribattГ© Olivia con un volume di voce decisamente piГ№ alto di quanto intendeva.

Il cameriere, che era arrivato col vino, esitГІ un attimo prima di posare la bottiglia.

"Posso—" disse timidamente, ma Matt gli fece cenno di non disturbarlo.

"La settimana scorsa ti ho fatto la pasta fatta in casa, con un ragù da manuale. Mi sono alzata alle cinque per preparare la carne e cuocerla lentamente. Il profumo era così buono che il vicino è venuto a farmi i complimenti quando sono tornata dal lavoro." continuò Olivia con legittima indignazione. "E tu che hai fatto, Matt? Ti ricordi cos'hai detto la sera a tavola? Hai detto, �Beh, spero che non mi uccida.’ Pensavi di essere così spiritoso, ma mi hai ferita."

"Ti prego, abbassa la voce." fece Matt con un sorriso forzato che non mascherava lo stress nelle sue parole.

Olivia sbattГЁ le palpebre. Abbassare la voce? Come poteva chiederle di abbassare la voce, dopo che le aveva appena stravolto la vita con quella sua notizia sconvolgente?

"A volte mi metti in imbarazzo." disse Matt, poi abbassГІ la voce. "Parlare ad alta voce nei ristoranti ГЁ un tuo difetto che ti ho giГ  fatto notare in passato. Il resto della sala non vuole sentire la storia della tua vita."

"A dire il vero…" bisbigliò una donna dal tavolo di fianco.

"E ti sei coperta le gambe di ombretto per mascherare un buco nei collant? Non hai paura che la gente se ne accorga? Avresti potuto semplicemente tenere un paio di calze di scorta nella borsa, e avresti evitato il problema. Almeno, questo ГЁ quello che avrebbe fatto una persona organizzata."

Olivia sentì le guance incendiarsi.

"Io non me n'ero accorta," commentГІ un'altra ascoltatrice indiscreta. Stavolta Matt si guardГІ attorno sorpreso.

Olivia fece un respiro profondo.

"Cosa ti ha fatto pensare che stasera fosse un buon momento per parlare di tutto questo?" chiese.

"Domani ho un volo. Г€ stato deciso all'ultimo minuto. Quasi senza preavviso, lo so."

La conversazione stava diventando così surreale che per un momento Olivia pensò fosse tutto un sogno. O meglio un incubo, perché nulla aveva senso.

"Dove vai?"

"Alle Bermuda, per due settimane." disse evitando lo sguardo incredulo di Olivia.

"Per lavoro?" chiese lei, notando un sussulto di Matt in risposta al suo tono di voce.

"Si, per una conferenza di lavoro."

"E ci sarГ  anche Leigh?"

Quest'ultima domanda fu più che altro un riflesso—non aveva avuto tempo per pensare—ma la reazione che suscitò fu piuttosto eloquente, come se l'avesse colto sul fatto.

"Tu e Leigh? Una conferenza non dura due settimane. Questo non ha nulla a che fare col lavoro, vero?"

"Per favore, calmati," mormorГІ Matt. "Leigh ГЁ la mia assistente personale. Niente di piГ№. E comunque, ГЁ fin troppo giovane per me, compie trent'anni questa domenica."

Si fermГІ, serrando le labbra, ma era troppo tardi. Olivia si era giГ  avventata su quell'informazione cruciale che Matt aveva inavvertitamente rivelato.

"Ah, sì? Trent'anni. È un compleanno importante. Non è che il suo regalo includa, che so, una vacanza alle Bermuda?"

Olivia sentì un sussulto sconvolto provenire dal tavolo di fianco.

Il viso di Matt era il ritratto della vergogna. Olivia era inorridita. C'era solo un anno di differenza tra loro due e, fin dall'inizio della loro storia, aveva temuto che prima o poi avrebbe cercato una donna piГ№ giovane. Sapeva che non avrebbe potuto farci nulla, perГІ si era assicurata, con l'aiuto della sua parrucchiera, che non avrebbe mai trovato una donna piГ№ bionda. Evidentemente, non era stato abbastanza.

"Mi inviti in un ristorante del genere e la prima cosa che fai appena mi vedi ГЁ mollarmi?"

Era ancora scossa dall'insensibilitГ  di un tale gesto.

"L'hai fatto perchГ© non volevi che facessi una scenata, ammettilo. Speravi che essendo in un ristorante di lusso te ne saresti potuto andare tranquillo, senza che io mi arrabbiassi o ne facessi un dramma."

Olivia balzГІ in piedi, fissandolo dall'alto in basso.

"E invece sono arrabbiata. Sono furiosa. E sto per fare una scenata. Mi hai trattata in modo orribile. Come osi avere una storia alle mie spalle e poi farmi sentire inadeguata, dicendo che hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e insinuando che io non lo faccia. Г€ la cosa piГ№ manipolatoria che abbia mai sentito."

"Inaccettabile," fu il commento di una donna del tavolo vicino.

"Г€ solo un bene liberarsi di un bugiardo che insulta la tua cucina e critica il tuo abbigliamento. Lascia perdere il buco nei collant, che comunque nessuna di noi ha notato, pensa piuttosto che non ti ha detto nulla sul tuo adorabile vestito. Г€ uno che vuole trovare il pelo nell'uovo."

"Sei troppo buona per lui, e lui ГЁ intimorito da te," le venne in aiuto un'altra.

"L'immondizia che si butta da sola" fece la terza donna.

"Grazie," rispose Olivia.

Guardandosi attorno ricevette numerosi cenni d'assenso dai clienti del ristorante che avevano seguito il melodramma. Un ragazzo seduto al tavolo vicino all'ingresso aveva persino estratto il cellulare per filmare la scena.

Matt intanto fissava il copritovaglia, rosso e immobile come un mattone.

"Non—Non intendevo," bisbigliò "Guarda, e se ce ne andassimo in un posto più tranquillo e ne parlassimo con calma?"

Aveva l'espressione di uno che avrebbe voluto sprofondare nella terra attraverso un varco tra le piastrelle di granito del ristorante.

E invece sarebbe dovuto uscire dal Villa 49 passando davanti a tutte quelle persone e subendone le critiche spietate. Sarebbe stato giudicato ad ogni passo da lì all'uscita, e Olivia decise che quella camminata della vergogna se la sarebbe potuta fare da solo.

"Io me ne vado," disse lei, con un tono piГ№ tranquillo.

"Se non hai tolto le tue cose dal mio appartamento entro le dieci di stasera, dono in beneficenza tutto quello che rimane."

Il suo sguardo si posГІ sul magnifico rosso toscano che aveva scelto con tanta cura ed entusiasmo.

Nonostante non avesse potuto godersi il cibo, non avrebbe di certo rinunciato a quel buon vino.

"E questa viene con me." SequestrГІ la bottiglia, tenendo stretto il vetro freddo e scuro con entrambe le mani. "La troverai sul tuo conto."

Un applauso si levГІ dal tavolo vicino.

Sollevando la borsa, Olivia si girГІ e si diresse verso l'uscita.




CAPITOLO QUATTRO


Olivia chiamГІ un taxi. Stava ancora tremando per l'indignazione e stava pensando di tornare nel ristornante per lanciarsi in un'invettiva ai danni di Matt.

Fece un respiro profondo per calmarsi. Sarebbe stato più sensato lasciarsi tutto alle spalle ed allontanarlo per sempre dalla sua vita. Ciò significava trovare un posto dove passare il resto della serata, Matt sarebbe presto arrivato a casa sua e aveva tempo fino alle dieci per raccogliere la sua roba. Non poteva rientrare a casa prima perché l'avrebbe trovato lì a raccogliere le sue camicie, e a staccare dal muro il suo gigantesco schermo piatto.

Corrucciò la fronte, indecisa. Aveva degli amici, certo—solo non così tanti, specialmente a Chicago. Negli ultimi anni, i suoi orari di lavoro non le avevano permesso di socializzare un granché, e le sue due migliori amiche erano in vacanza.

Salì sul taxi e diede all'autista l'unico indirizzo che le venne in mente, quello di Bianca.

Venti minuti dopo, stava bussando con esitazione alla porta della sua assistente, sperando che la sua visita non passasse per un'intrusione.

"Tutto bene?" chiese Bianca, non appena vide Olivia fuori dalla sua porta di casa.

Indossava una tuta rosa con un coniglietto blu sulla tasca, e dal piccolo appartamento usciva un profumo delizioso di pizza.

FissГІ Olivia con incertezza, e Olivia si accorse che l'ultima cosa che la sua assistente si sarebbe potuta aspettare, o che avrebbe voluto, sarebbe stata trovarsi il proprio capo di fronte alla porta di casa.

Bianca si portГІ istintivamente la mano alla bocca e Olivia resistette all'impulso di strattonarle il polso mentre si mangiava le unghie.

"Non avevo un altro posto dove andare." confessГІ Olivia.

"Г€ successo qualcosa?" chiese Bianca.

"Matt mi ha invitato a cena e poi mi ha mollata. Mi sono ricordata il tuo indirizzo. Ho del vino," aggiunse Olivia con gentilezza, come se quell'offerta di pace potesse addolcire la visita inaspettata.

Bianca era visibilmente sconvolta.

"Olivia ma ГЁ terribile. Entra. Stai bene? Devi essere ancora sotto shock. Ti prego, siediti. Posso prepararti un tГЁ con lo zucchero? Г€ questo che si fa in caso di shock, no? Hai freddo? Problemi a respirare?"

"Sto bene," disse Olivia.

"Hai mangiato? Io ho ordinato una pizza grande perchГ© pensavo di tenermene un po' per domani a colazione. Ce n'ГЁ piГ№ che abbastanza per tutte e due."

"Sei così gentile."

Anche se stava ancora ribollendo di rabbia, Olivia si rese conto di avere una gran fame. Aveva saltato il pranzo in anticipazione del banchetto che l'attendeva al Villa 49.

Ad ogni modo, si sentiva un'intrusa in casa di Bianca. Lavoravano insieme per dodici o piГ№ ore al giorno, ma non avevano mai avuto occasione di diventare amiche, nГ© tantomeno di discutere di argomenti che non fossero legati al lavoro.

Appoggiò la bottiglia di vino di fianco al cartone della pizza nella cucina ordinata di Bianca, poi la aprì e versò a entrambe due bicchieri belli pieni, sperando che così sarebbe stato più facile rilassarsi.

"Questo l'ho ordinato al ristorante, viene dalla Toscana," disse.

SollevГІ il bicchiere e se lo portГІ al naso per apprezzare l'aroma. Ricco, corposo e fragrante, con quella distinta nota di ciliegie. Era un vino fatto con passione e cura. Semplicemente magnifico.

Ne bastГІ un piccolo sorso, e una danza di sapori le risvegliГІ le papille gustative e le accese la bocca di piacere.

Per un attimo Olivia si rammaricò di non essersi potuta godere quel vino con gli squisiti piatti del ristorante—ma una bella pizza rustica con salamino piccante e abbondante mozzarella non era per niente male come seconda scelta. Ne mise alcune fette su due piatti e li portò in salotto, dove l'aria condizionata teneva a bada il caldo di fine estate.

Si sedette di fronte a Bianca e brindarono assieme.

Poi si dedicarono alla pizza. Gli scricchiolii della crosta croccante interrompevano quello che altrimenti sarebbe stato un silenzio imbarazzante.

Prima di rendersene conto, Olivia aveva già rabboccato i bicchieri, e d'un tratto il silenzio non sembrava più così impenetrabile.

"Comunque non ci si comporta così," esordì Bianca con fare apprensivo. "Invitarti a cena solo per mollarti."

Olivia annuì. "Ho scoperto che aveva una storia con la sua assistente alle mie spalle."

"Cosa?" Bianca era visibilmente oltraggiata.

"E domani se ne vanno in vacanza alle Bermuda. Sono piГ№ sollevata che altro. Ha mostrato cos' ГЁ realmente. Un bugiardo sconsiderato. Sono stata fortunata a liberarmene."

Le sovvenne un pensiero. "Cambiando discorso, noti nulla di strano a proposito delle mie calze?"

Bianca le ispezionГІ con lo sguardo.

"Non direi, dove devo guardare esattamente?" chiese lei. "Mi piace come sei vestita."

"Non importa, volevo solo controllare una cosa."

Olivia si sentì sollevata dall'idea di non essere più in una relazione con un uomo ipercritico che probabilmente era dotato di vista a raggi X.

Si concesse un altro sorso di quel vino incredibile.

"Devo essere onesta con te, non sono piГ№ felice del mio lavoro."

"Come mai?" Bianca si sporse in avanti, stringendo le mani.

"Sono esausta. In un certo senso mi sento in trappola. Forse ГЁ solo quest'ultima campagna, ma al momento sono totalmente demoralizzata."

"Per la quantitГ  di lavoro?"

"In parte, ma anche perchГ© sento come di essermi svenduta."

All'ultimo minuto, Olivia pensГІ che non fosse il caso di condividere con Bianca tutti i dettagli del processo produttivo dei Vini della Valle, dato che la sua assistente lavorava per loro. ContinuГІ il discorso, scegliendo con attenzione le sue parole.

"I nostri clienti sono così mainstream, gigantesche compagnie senz'anima. Non è questo che mi appassiona. Io voglio supportare le piccole aziende, i marchi artigianali. Voglio essere una parte di quello stile di vita, invece che partecipare a una corsa sfrenata dove multinazionali impersonali combattono per la superiorità, usando le nostre agenzie come armi."

Bianca rimase stupita dal suo sfogo. Annuì solennemente e si lasciò scappare un singhiozzo.

Anche Olivia era sorpresa. Prima di allora, non era mai riuscita a trovare le parole giuste per esprimere il suo punto di vista.

"Chiederai di occuparti di un altro cliente?" chiese Bianca.

Olivia sospirГІ "Non so se James me lo permetterГ , visto che questa campagna ГЁ stata un successo. Г€ piГ№ probabile che voglia che continui ad occuparmi di loro. Oltretutto, essendo la nostra agenzia una delle piГ№ grandi sul mercato, tutti i nostri clienti sono multinazionali e aziende di grandi dimensioni. Non credo ci sia una singola azienda a conduzione familiare nel nostro portafoglio clienti."

"Ecco il problema," simpatizzГІ Bianca.

Per un confuso istante, Olivia si chiese come fosse potuta arrivare a quel punto. Si era ritrovata in prima linea nella spietata guerra del marketing, intrappolata in circolo vizioso. Doveva lavorare per permettersi il suo costoso appartamento, che le serviva perchГ© era a breve distanza dal suo luogo di lavoro. Si chiese se ci sarebbe mai stato un modo per scendere da quella ruota per criceti senza causare seri incidenti.

"Sai, ho sempre sognato uno stile di vita alternativo." ConfessГІ Olivia alla sua assistente.

"Tipo un hippie? Con un camper o una roulotte?" azzardГІ Bianca.

"Non proprio," Olivia si sentiva in imbarazzo a condividere quel sogno, del quale non aveva mai parlato con nessuno, nemmeno con Matt. Il che era sicuramente stato per il meglio, visto che probabilmente avrebbe trovato tutte le falle possibili nel suo piano e l'avrebbe fatto affondare da un pezzo.

"Beh, allora dimmi, tipo cosa?" fece Bianca avvicinandosi con curiositГ .

"Non posso." Olivia si vergognava troppo per condividere quella sua idea irrealizzabile.

"Senti, adesso devi dirmelo, o stanotte non riuscirГІ a dormire per la curiositГ ," la incoraggiГІ Bianca.

Olivia fece un respiro profondo.

"Amo il vino." Si fermГІ per raccogliere i propri pensieri.

"Vorrei essere una parte di quel mondo, comprarmi un piccolo vigneto e produrre i miei vini. Ho sempre immaginato che prima o poi l'avrei fatto, un giorno, magari da qualche parte in Italia. Non ho pensato a tutti i dettagli, ma non posso fare a meno di visualizzare come potrebbe essere la mia vita in una piccola città o in un paesetto di collina. Sarebbe tutto così diverso."

Diede un altro sorso di rosso italiano.

"Immagina come dev'essere vivere nella campagna toscana, nelle storiche terre del vino. Sentirsi parte di una comunitГ  e fare amicizia con i vicini."

"Suona proprio bene." commentГІ Bianca con gli occhi spalancati.

"Non sarà mica così difficile fare del vino, o no? Di sicuro io lo so bere, il vino buono."

Olivia finì il bicchiere.

"Non credo sia così difficile," fu d'accordo Bianca.

"Basta solo coltivare l'uva, raccoglierla e schiacciarla. E poi fermentarla, giusto? Non sembra troppo complicato."

"Sono felice che tu dica così. Ormai ho trentaquattro anni, sono di nuovo single, e posso contare i miei veri amici sulle dita di una mano," confessò Olivia. "E se la mia mano venisse coinvolta in un severo incidente con macchinari pesanti, potrei comunque contare tutti i miei amici sulle dita di quella mano. Nelle rare occasioni in cui ci vediamo, ci abbracciamo e ci diciamo che, non importa quanto tempo è passato, è come se non ci vedessimo dal giorno prima. La realtà è che viviamo così lontano gli uni dagli altri, e più passa il tempo, più ci allontaniamo."

Bianca era piuttosto avvilita.

"Capisco cosa intendi. È così triste."

"Sto iniziando a volere qualcosa di piГ№ dalla mia vita." Olivia sospirГІ, poi fece un altro sorso. "Ma ГЁ un'idea stupida, lo so. Non succederГ  mai."

"PerchГ© no?" chiese Bianca. "Io penso che sia un'idea fantastica. Sembra esattamente il tipo di cambiamento di cui hai bisogno. Forse dovresti provarci. Vai in vacanza in Italia e vedi se ci sono opportunitГ . In ogni caso, prenditi una vacanza. Te lo meriti. Non ti sarai presa piГ№ di due o tre giorni di ferie nell'ultimo anno."

Olivia sorrise.

"Г€ solo un sogno. La vita reale ГЁ un'altra cosa. PerГІ si, forse mi prenderГІ qualche giorno di ferie e andrГІ in vacanza. Mi sembra una buona idea."

Finì di mangiare l'ultima fetta di pizza e controllò l'ora.

"Г€ ancora troppo presto per tornare a casa," disse. "Ho dato a Matt tempo fino alle dieci per raccogliere la sua roba. A quest'ora sarГ  ancora in casa e non ho proprio voglia di vederlo."

"Allora potremmo aprire un'altra bottiglia," suggerì Bianca. "Direi che a entrambe farebbe bene un altro bicchiere di vino."

"Buona idea," rispose Olivia.

Bianca tornГІ dalla cucina con due bicchieri colmi, Olivia li fissГІ con sospetto.

C'era qualcosa di familiare in quel rosso blando e poco corposo. Lo annusГІ, nessuna complessitГ , solo un aroma dolciastro e artificiale che riconobbe fin troppo facilmente.

"Che vino ГЁ?" chiese, cercando di mantenere un tono colloquiale.

"Г€ un Rosso della Valle," rispose Bianca, con una punta di agitazione. "Non ti dispiace, vero? So che non ГЁ buono come il vino di prima, ma ce ne hanno regalato una cassa ciascuno all'inaugurazione della campagna pubblicitaria."

Notando la sua espressione preoccupata, Olivia decise che in quel momento la cosa migliore da fare sarebbe stata essere gentili. Avrebbe avuto altre occasioni per attenersi ai propri principi.

"Un vino offerto ГЁ sempre buono," disse con coraggio.

Mentre alzava il calice per brindare, le sue tempie pulsarono in anticipazione del mal di testa del giorno dopo.

MandГІ giГ№ il succo d'uva adulterato senza fare smorfie, poi fece una promessa a sГ© stessa. Sarebbe stata l'ultima volta in cui avrebbe bevuto quella brodaglia industriale. E non avrebbe piГ№ lavorato per i Vini della Valle, a costo di dover supplicare James e di rischiare di danneggiare la propria carriera.




CAPITOLO CINQUE


Il sole del mattino risplendeva senza pietГ  attraverso le tende della camera da letto di Olivia, martellando sul suo cranio dolente.

"Col rosso mal di testa…" gemette. Cautamente, si mise a sedere, con una smorfia di dolore.

Era passata da mezza bottiglia di uno dei migliori rossi della Toscana a un bicchierone di succo d'uva alcolico, aromatizzato artificialmente e carico di solfiti. Almeno sapeva che il mal di testa era meritato. La sera prima, era rincasata in un piacevole stato di torpore indotto dal vino. Aveva trovato l'appartamento mezzo vuoto, i ripiani in disordine e diverse strisciate sul tappeto, a testimonianza della fretta con cui Matt aveva raccolto e impacchettato i suoi possedimenti.

Beh, ora se n'era andato per sempre dalla sua vita. Uno come lui era meglio perderlo che trovarlo.

TrascinГІ i piedi fino al bagno e buttГІ giГ№ due Advil con un bicchier d'acqua. Poi tornГІ sotto le coperte, sperando che avrebbero presto fatto effetto, cercando di pensare il meno possibile, per non far peggiorare il mal di testa.

Per passare il tempo, Olivia prese il telefono e controllГІ i suoi social media. Era da settimane che non dava un'occhiata a cosa stessero facendo i suoi amici, o che non pubblicava qualcosa di nuovo sul suo profilo.

Aprì Instagram e fu felice di vedere che una sua ex collega aveva adottato due adorabili gattini a pelo rosso. Diversi scatti che li ritraevano giocare, rincorrersi e sonnecchiare occupavano la bacheca di Olivia.

Scorrendo lungo il feed, Olivia rimase incantata dalle foto di un coloratissimo matrimonio alle Hawaii pubblicate da un'altra sua conoscente.

Alla vista dell'immagine successiva, i suoi occhi si spalancarono.

Era una villa toscana di una bellezza disarmante. Ulivi, pietre di un caldo color sabbia e, sullo sfondo, vigneti a perdita d'occhio. Per un attimo le sembrГІ che si trattasse di un prodotto dalla sua immaginazione.

Vide che era un post di Charlotte.

Charlotte era un'amica di vecchia data. Per la precisione, erano state migliori amiche ai tempi della scuola. Quando erano entrambe delle bambine, si divertivano a fingere di essere sorelle, o addirittura gemelle, e spesso la gente ci cascava. Nel corso degli anni, si erano viste sempre di meno, complice il lavoro che le aveva portate in diverse città. A Olivia venne in mente che, di lì a poco, Charlotte si sarebbe dovuta sposare. Forse era andata in Italia col fidanzato a cercare la location perfetta per il suo matrimonio.

“#VillaVibes,” Aveva scritto Charlotte. “#TuscanSummer #wine #freedom.”

Olivia decise di lasciare un commento.

"Che posto stupendo."

Con sua sorpresa, la risposta dell'amica arrivГІ quasi subito.

"Vieni a trovarmi! Sono qui da sola e sto cercando qualcuno con cui condividere la casa. Due camere da letto e affittata per tre mesi!"

"Da sola?" chiese Olivia, aggiungendo un emoji sorpresa. "E il matrimonio?"

"Annullato. #singleisfreedom #viverebeneГЁlamigliorvendetta," fu la risposta di Charlotte, conclusa da un treno di emoji.

Olivia fissò il messaggio in stato di shock. Cosa aveva potuto spingere l’amica ad una decisione tanto drastica? Sentì anche una punta di invidia, perché Charlotte aveva chiaramente deciso di cambiare aria, e si stava ricostruendo una vita in un piccolo paradiso all'estero.

Oliva era nella stessa situazione, ma finora l'unica cosa che aveva fatto era stata procurarsi un gran mal di testa con del vino scadente.

"Se solo potessi! Forse la prossima volta!" rispose.

Chiuse gli occhi. Se solo avesse preso delle decisioni migliori in passato, a quell'ora avrebbe potuto essere seduta su un'altalena di ferro battuto, chiacchierando con Charlotte all'ombra di un ulivo, godendosi la vista dello splendido cortile in pietra affacciato sulle colline e sui vigneti. Poteva quasi immaginare come la brezza leggera le avrebbe accarezzato i capelli, mentre avrebbe sorseggiato un buon Chianti.

La strategia di Charlotte per superare il suo periodo di sofferenza le sembrava decisamente piГ№ costruttiva. PerГІ, Charlotte non aveva dovuto avere a che fare con un incubo di campagna pubblicitaria, come invece era stato per lei.

Olivia si ricordo dell'importante riunione di quella mattina. Avrebbe avuto il coraggio di mantenere la promessa fatta la sera prima? Avrebbe avuto il coraggio di prendersi un periodo di ferie e di chiedere a James di farle seguire altri clienti al suo ritorno?

In quel momento, nell'accecante luce del sole, con la testa pulsante di dolore, le sembrava una cosa ridicola. Non poteva di certo prendere una decisione così irresponsabile e avventata. Avrebbe deluso molte persone. Avrebbero pensato male di lei. E, in ogni caso, James non gliel'avrebbe permesso. Le avrebbe probabilmente riso in faccia.

Distogliendo la sua attenzione da Instagram, Olivia notГІ con orrore che erano giГ  le sei.

Mentre aveva perso tempo a chattare online e a sognare la Toscana, un'altra notifica era apparsa sul suo telefono. Era un messaggio di James.

"Olivia ho bisogno che tu sia qui non piГ№ tardi delle sette meno dieci. L'intero team esecutivo della Kansas Food e dei Vini della Valle parteciperГ  al meeting di stamattina. Dobbiamo vederci almeno dieci minuti prima per fare il punto della situazione."

Anche se fosse uscita di casa in quel preciso momento, Olivia sarebbe comunque arrivata in ritardo per il briefing.

Olivia saltò giù dal letto, imprecando a denti stretti. Agguantò il primo completo da lavoro su cui riuscì a posare le mani e si vestì affannosamente, per poi correre in bagno a truccarsi.

Come premette l'interruttore della luce del bagno, la lampadina si fulminГІ con un pop.

Olivia imprecГІ nuovamente. Non era quasi mai in ritardo. Ma quelle rare volte che lo era, la sua vita sembrava cospirare contro di lei.

Si truccГІ nella semi-oscuritГ , annotandosi mentalmente di controllare se il mascara fosse sbavato.

Infine, raccolse la borsa e le sue cartelle di lavoro, per poi sfrecciare fuori dalla porta del suo appartamento.

Mentre passava davanti all'appartamento del vicino, la porta si aprì.

"Ehi. Chi non muore si rivede. Avrei bisogno di parlarti."

Era Len, il vicino. Len il Logorroico, come l'aveva soprannominato lei, dato che parlava in continuazione, incapace di chiudere in fretta una conversazione. A dire il vero non riusciva nemmeno ad iniziare in fretta una conversazione. Len era una persona molto eccentrica. Aveva guadagnato una fortuna lavorando nel mondo dell'informatica.

Olivia sorrise, ma più che un sorriso le uscì una smorfia stressata. Con tutti i giorni che c'erano, proprio oggi doveva incrociare Len il logorroico sulla porta di casa?

"Mi dispiace. Sono in super ritardo per il lavoro e—" esordì Olivia.

Len continuГІ a parlare, aggiustandosi i capelli arruffati, come se non l'avesse sentita. Sembrava che avesse ancora addosso il pigiama. Len aveva sempre quell'aspetto, forse nel suo guardaroba c'erano solo dei pigiami.

"Ti ricordi che l'anno scorso ti avevo chiesto se eri intenzionata a vendere il tuo appartamento? Beh, vorrei solo ricordarti che la mia offerta ГЁ sempre valida. Ho bisogno urgente di spazio extra e in questa parte della cittГ  c'ГЁ la migliore fibra ottica. Mi serve spazio per lo studio e anche per il mio nuovo set di modellismo ferroviario, che occupa un'intera stanza. In piГ№, ho altri due set di modellini in scala ridotta che hanno comunque bisogno di una stanza tutta per loro."

"Ah, sì?" Olivia fece un respiro prima di declinare educatamente l'offerta, ma lui continuò imperterrito a parlare.

"E da poco ho anche tre nuovi gatti, a cui serve un posto per giocare. Non posso lasciarli nella stessa stanza dei modellini." Scosse tristemente la testa. "Ci ho provato e non ГЁ andata troppo bene. Forse ti farГ  piacere sapere che i gatti hanno avuto la meglio."

"Ma che sollievo," fece Olivia.

"Sono pronto ad aumentare la mia offerta."

Olivia si sentiva sul punto di urlare.

"No, Len. Sul serio. Mi dispiace per i tuoi gatti e per i tuoi treni. E per i tuoi nuovi gatti. E per i tuoi treni piГ№ piccoli, ma al momento non voglio vendere. Se dovessi cambiare idea, ti assicuro che sarai il primo a saperlo."

Len aveva smesso di ascoltare aveva cominciato a guardarla in modo strano.

"Ti sei fatta male? Hai avuto una discussione violenta col tuo ragazzo?"

Olivia sgranГІ gli occhi. "No, come mai?"

"Sembra che tu abbia un occhio nero, il sinistro."

"Oh. Un incidente col trucco. Grazie per avermelo fatto notare."

Olivia si strofinГІ affannosamente appena sotto l'occhio, poi si lanciГІ verso l'uscita del palazzo.


*

Mezz'ora dopo, era davanti alla sede della JCreative. L'azienda occupava gli ultimi due piani di un alto edificio ricoperto da enormi vetrate.

Salì sull'ascensore, che avrebbe voluto si muovesse più in fretta. Appena le porte si spalancarono sul corridoio, iniziò a correre. Fece irruzione nell'ufficio di James esattamente un minuto prima delle sette.

"Chiedo scusa per il ritardo," esordì affannata.

James sedeva nella sua sedia da direttore, che Olivia aveva sempre ritenuto fosse troppo grande per lui. Aveva uno sguardo severo, come se quel ritardo fosse stato motivo di grande delusione.

Restituendogli lo sguardo Olivia sentì un brivido di paura, temendo che un domani avrebbe fatto la sua stessa fine. La sua agenzia era la sua vita—quell'uomo non conosceva altro. Aveva divorziato diversi anni prima e non vedeva spesso i suoi figli. Si rese conto di quanto bianca fosse la sua pelle. Nonostante fossero già ai primi di settembre, sembrava che non avesse avuto molte occasioni di godersi il sole estivo, con tutte quelle giornate passate a fare il gioco delle multinazionali nelle sale riunioni.

"Siediti. Ho delle ottime notizie per te," le disse.

"Di cosa si tratta?" chiese lei, forzando un sorriso.

"Quelli della Kansas Food, la holding dei Vini della Valle, sono molto impressionati dal successo della tua campagna. Dicono che hai �imbottigliato’ la concorrenza e che hai �tappato’ le loro entrate."

Olivia cercГІ di continuare a sorridere, incerta sul come prendere la notizia.

"E non ГЁ solo una battuta. GiГ  tre tra i maggiori marchi della concorrenza sono stati ritirati dagli scaffali e presto scompariranno dal mercato." Ora era James a sorridere.

"È—uhm." Olivia non riusciva pronunciare la parola "fantastico". Era una cosa terribile, e la colpa era solo sua.

"Quindi, da oggi ti occuperai esclusivamente della Kansas Food. Saranno i tuoi unici clienti," annunciГІ James con orgoglio. "Per questo motivo, in sala riunioni ci sono tutti i dirigenti del team esecutivo. Facciamo il trasferimento questa mattina, e firmeremo un contratto di cinque anni per la gestione di tutti i loro marchi in commercio. Г€ un contratto da centinaia di milioni di dollari."

Olivia sentì il sorriso congelarsi sulla sua faccia.

"Г€ una bellissima notizia. Un gran risultato." Non era sicura che il suo tono fosse completamente sincero, e sperava che James non stesse iniziando a capire come si sentisse veramente.

"Ora, ti starai chiedendo cosa tutto ciГІ significhi per te," continuГІ James, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso. "Spero che tu non stessi pensando di prenderti delle vacanze, perchГ© ci sarГ  parecchio lavoro da fare. Dovrai farti carico di una sostanziale mole di lavoro, perchГ© sarai tu a dirigere tutte le maggiori campagne pubblicitarie. Dovrai assumere nuovi membri dello staff, e dovrai dividere il tuo tempo tra il nostro ufficio e la loro sede centrale a Wichita. Immagino che passerai una settimana nei loro uffici e una settimana a qui a Chicago. Non dovrebbe essere un problema per te. Non sei sposata, giusto?"

Olivia si morse le labbra. Per quale motivo il suo stato coniugale avrebbe dovuto fare la differenza? Si dava il caso che, dalla sera prima, non fosse piГ№ in una relazione, ma questo James non lo sapeva. Facile per lui parlare come se non ci fosse nessuna differenza tra l'essere in una relazione e l'essere single. Era divorziato.

"No, non lo sono." disse freddamente.

James sembrava sorpreso, come se non si aspettasse altro che servile accondiscendenza in risposta alle sue parole.

"Riceverai una promozione ad Account Director, un sostanziale aumento di stipendio e il doppio dei bonus. Come puoi vedere, le possibilitГ  di guadagno non mancano. Faremo un sacco di soldi." disse lui, strofinandosi le mani.

Olivia sbattГЁ le palpebre. Pensava di aver giГ  fatto un sacco di soldi. Quanto ancora poteva esserci da guadagnare? Non si dice forse che ciascuno abbia il suo prezzo? Olivia si chiese quale fosse il suo.

"Io—" fece per dire Olivia, ma James non la lasciò proseguire.

"Uno dei brand che gestiremo per loro ГЁ quello del pane Daily Loaf." disse lui, mentre armeggiava con la tastiera del computer. "Ieri il loro amministratore delegato mi ha dato qualche dettaglio a riguardo. Ha un periodo di conservazione di due settimane. Due settimane. Riesci a crederci?"

"Incredibile," rispose Olivia. Dentro di sГ© stava cominciando ad andare in panico. Non aveva intenzione di pubblicizzare un pane in grado di conservarsi immutato per due settimane. Voleva lavorare con piccole aziende artigianali, in cui si usava farina macinata a pietra per produrre ottimo pane in rustici forni d'argilla.

"Usano una miscela di saccarosio e sciroppo d'amido di mais per ottenere un sapore caratteristico, che rende il pane particolarmente delizioso," continuò James. "Credo che potremmo inserirlo nella campagna pubblicitaria. Qualcosa tipo �La dolcezza ti aspetta, prendi un'altra fetta’? Ma sono sicuro che riuscirai a pensare a qualcosa di meglio. Hanno anche un'alternativa più salutare, col dieci per cento di farina integrale aggiunta e, ovviamente, con meno zuccheri."

James controllГІ qualcosa sullo schermo del computer.

"Come non detto, vedo qui che il loro pane della salute ha lo stesso contenuto di zuccheri. Ma �farina integrale aggiunta’ è esattamente quello che il consumatore vuole sentire. Daily Loaf ha un potenziale enorme, e non vedo l'ora di scoprire in che modo lo sfrutterai."

Olivia sorrise debolmente, stava cominciando a sentirsi male.

"Sarebbe fantastico se potessi farti venire in mente un’idea per la campagna pubblicitaria o un possibile slogan, così faremo una migliore impressione nel meeting. So che sei brava a improvvisare." James sollevò un sopracciglio, con fare allusivo.

Olivia tentennГІ. Significava davvero quello che pensava?

"Gli ho parlato molto bene di te, quindi quelli dell'executive team si aspettano grandi cose. Si aspettano il mondo da te ma so che sarai all'altezza. Ad ogni modo, torniamo ai loro prodotti. Lascia che ti dica qualcosa sulle loro bibite gassate—"

Olivia si alzГІ in piedi. Non era in grado di ascoltare una singola parola in piГ№. Nemmeno le prospettive di guadagno, i bonus e la promozione avrebbero potuto farle cambiare idea. Non le importava nГ© dello status nГ© del guadagno.

"Sembra molto stimolante," disse. "Ma non fa per me, mi dispiace."

Non riusciva a credere che quelle parole stessero uscendo dalla sua bocca. L'espressione inorridita di James le fece capire che non era l'unica. PerГІ non poteva fermarsi. Sentendo di aver ormai oltrepassato una linea, Olivia continuГІ a parlare.

"Purtroppo, non posso piГ№ lavorare per questo brand, o per altri marchi associati. Quindi, a partire da ora e con effetto immediato, ti comunico le mie dimissioni. Ti prego di accettarle verbalmente."

"Cosa diavolo stai dicendo?" esclamò James infuriato. "Stai vaneggiando. È una follia. Non puoi andartene così!"

"Г€ quello che sto facendo," disse fermamente Olivia.

Olivia fece un respiro profondo, si voltò e uscì dalla stanza. Dietro di lei, le grida disperate di James.

"Non andare! Possiamo parlarne?"

Con risolutezza, Olivia si sforzГІ di continuare a camminare senza guardarsi indietro.

Una volta fuori, sulla strada, sentì un gran senso di libertà. Si girò per guardare le vetrate scure del palazzo, ancora sbalordita per quello che era appena successo. Le mani le tremavano come se fosse sotto shock. Cos'aveva appena combinato? Aveva agito in un momento di follia, ma ormai il danno era stato fatto.

Quello non sarebbe piГ№ stato il suo luogo di lavoro. Probabilmente non avrebbe messo piГ№ piede in quell'edificio per il resto della sua vita.

Nuove aspettative e nuovi timori cominciarono a prendere forma in lei, mentre apriva Instagram per mandare un altro messaggio a Charlotte.

"Ho cambiato idea," scrisse. "C'ГЁ ancora posto in villa?"

Trattenne il fiato, in attesa di una risposta.




CAPITOLO SEI


La pila di vestiti sul letto di Olivia stava crescendo a dismisura.

Per il momento conteneva dei jeans, degli shorts, alcune T-shirt, dei top casual e dei top piГ№ sbarazzini, oltre a qualche maglia a maniche lunghe e una giacca.

Mentre guardava i suoi vestiti, si sentiva col fiato sospeso per la trepidazione. Entro poche ore, sarebbe salita su un aereo. Il giorno successivo, sarebbe arrivata in Toscana.

"Sto partendo. Sto davvero partendo. Non ci credo," pensГІ.

Quella mattina, si era svegliata stressata, coi postumi e con un odio viscerale per il proprio lavoro. Appena due ore dopo, si era licenziata, aveva prenotato un volo ed era corsa a casa a fare le valigie.

Era strano essere senza un lavoro. Disoccupata per la prima volta negli ultimi dodici anni. Non che fosse un problema, avrebbe avuto tutto il tempo per trovarsi un nuovo lavoro dopo le sue due settimane di vacanza in Toscana. Due settimane erano un lasso di tempo non indifferente, che si estendeva di fronte a lei pieno di eccitazione e possibilitГ .

RovistГІ nel retro dell'armadio alla ricerca dei suoi pantaloncini da jogging. Era da un po' di tempo che non andava a correre, qualche anno per essere precisi. Non le era mai piaciuto correre, ma era sicura che in Italia l'avrebbe adorato. E avrebbe fatto bene a tenersi in forma, considerando che avrebbe bevuto vino ogni sera e mangiato pasta con salse cremose. E non si sarebbe fatta mancare qualche deliziosa pizza con formaggi sconosciuti o le classiche bruschette con olio d'oliva e aceto balsamico.

Pensando a tutto quel cibo, Olivia aggiunse alla pila i pantaloni da yoga. Non era mai stata una grande fan di quella particolare attivitГ  fisica, e aveva comprato quei pantaloni solo perchГ© una volta aveva pensato di iscriversi a un corso di yoga, ma avrebbe potuto far pratica alla villa. Avrebbe potuto cercare qualche tutorial su Google. Ebbe un'immagine di sГ© stessa, elegantemente in equilibrio nella posizione della rosa del sole.

Dieci minuti dopo, aveva finito di fare i bagagli.

Mentre trascinava la pesante valigia e si chiudeva dietro la porta di casa, si rese conto di non aver nessuno da salutare prima di partire. Nemmeno una piantina che avrebbe sentito la sua mancanza, o almeno la mancanza di un po' d'acqua. Era forse un segno di quanto vuota fosse diventata la sua vita?

"Ci saranno delle piante alla villa," disse tra sГ© e sГ© con ottimismo.


*

"Amore mio," le sussurrГІ l'incantevole uomo di bell'aspetto, le labbra che solleticavano i capelli di Olivia. "Г€ meraviglioso che tu sia qui. Ci penso io alla tua valigia."

Olivia incrociГІ il suo sguardo, sentendo il cuore gonfiarsi per l'emozione.

Un'ondata di passione, ma anche un velato senso di confusione. Com'era finita in compagnia di quell'affascinante straniero, che parlava con quel forte accento italiano? Erano forse in una relazione romantica? Com'era successo? E cosa avrebbe pensato Matt a riguardo?

Con disinvoltura, l'uomo alto e prestante raccolse la sua valigia dal carrello, il braccio libero attorno alla vita di Olivia. Mentre la stringeva a sГ©, tutti i dubbi di Olivia svanirono. In qualche modo, sarebbe andato tutto per il meglio, ne era sicura.

"Lascia che ti accompagni a casa, tesoro,"

"Stiamo per iniziare l'atterraggio. Siete pregati di rimanere seduti con le cinture di sicurezza allacciate."

Il crepitio degli altoparlanti la riportГІ bruscamente alla realtГ .

Olivia si tirГІ su a fatica, disorientata. Si girГІ verso la sua vicina di posto e le sorrise educatamente, nel tentativo di scusarsi per essersi addormentata sulla sua spalla. In un momento di confusione, pensГІ di essere su un volo locale, diretta all'inaugurazione di chissГ  quale campagna pubblicitaria. Poi, rendendosi conto di dove fosse, guardГІ fuori dal finestrino con eccitazione.

Stava per atterrare in Italia. Aveva mollato il lavoro e aveva rotto con Matt, ed era partita senza il minimo ripensamento per una vacanza in una villa toscana.

Olivia trattenne il fiato, mentre una fitta trama di campi, colline e boschi cominciava a delinearsi sotto di lei. Si vedevano diverse piccole città dagli edifici color sabbia, beige e ocra, immerse nello straordinario panorama. E quello non era forse un vigneto? Scrutò con attenzione i filari lussureggianti e ordinati, cercando di capire di che piante si trattasse. Presto il suo respiro appannò il finestrino, così si rimise a sedere.

Il ricordo del sogno era ancora vivido nella sua memoria, era sembrato tutto così reale. Un uomo affascinante ad attenderla al suo arrivo in Italia. Beh, in fondo chissà cosa sarebbe potuto succedere in quella vacanza impulsiva? Mentre l'aereo rallentava lungo la pista di atterraggio, Olivia si chiese se avrebbe conosciuto l'amore della sua vita in uno di quei romantici borghi di collina.

Mentre attraversava il terminal degli arrivi, trascinando la sua pesante valigia, vide un cartellone con il suo nome.

Olivia Glass.

Olivia non ci poteva credere.

Come per magia, da dietro il cartellone apparve un uomo di una bellezza straordinaria. Spalle larghe, abbronzato, i suoi lineamenti marcati accentuati da un'elegante barba di due giorni.

Quando la vide, gli si illuminГІ il viso e la salutГІ con entusiasmo.

Gli occhi di Olivia si spalancarono. RicambiГІ il saluto e si incamminГІ verso di lui con trepidazione, sorridendo estasiata.

Il sogno era diventato realtГ ; sembrava l'inizio di una favola. Chi avrebbe potuto immaginare che, semplicemente prenotando un'auto a noleggio, avrebbe potuto incontrare un tale adone italiano?

Doveva averla riconosciuta dalla foto sulla patente, ipotizzò, mentre si affrettava verso di lui. Si, doveva essere quello il caso, decretò Olivia. Ad ogni modo, avrebbe potuto chiederglielo di lì a poco. Sarebbe stato un modo per iniziare una conversazione nel tragitto fino alla macchina.

Mentre cambiava bruscamente direzione per superare un passeggero che camminava troppo lentamente, la valigia le scivolГІ di mano e si ribaltГІ su un fianco.

"Oops," fece lei, fermandosi per raccoglierla.

In quel momento, una donna bassina in un'elegante cappotto rosso acceso le passГІ davanti, sfiorandola.

L'uomo dall'armonica figura stava ancora salutando, Olivia si accorse con orrore che non stava salutando lei.

La donna col cappotto rosso lo raggiunse e lui la avvolse tra le sue braccia, stringendola forte a sГ©.

Olivia ebbe un sussulto e arrossì per l'imbarazzo, rendendosi conto che era un'altra persona a reggere il cartello col suo nome. Era un signore anziano e piuttosto basso, che cercava di tenere il cartello più in alto possibile per renderlo più visibile.

Olivia era sicura che il suo viso fosse piГ№ o meno dello stesso colore del cappotto della giovane donna.

Peggio ancora, l'adone italiano si era chiaramente accorto della sua svista, e stava scuotendo la testa nella sua direzione, visibilmente imbarazzato, compatendola. Alcuni passanti si erano fermati ad osservare la scena, curiosi.

C'era solo una cosa che Olivia poteva fare per salvare quel poco di dignitГ  che le era rimasta.

Ignorando l'adone come se non si fosse mai accorta di lui, si diresse impassibilmente verso l'anziano signore. Si sforzГІ di continuare a sorridere, con un sorriso ancora piГ№ largo di prima, e lo salutГІ con convinzione agitando la mano.

"Ciao carissimo! Г€ un piacere rivederti!"

Avrebbe fatto meglio a non guardarsi intorno, pensГІ Olivia. Avrebbe dovuto concentrare tutta la sua attenzione sul suo attempato amico, se voleva che il suo disperato tentativo di evitare ulteriori occasioni di imbarazzo andasse a buon fine.

Mente si precipitava verso il placido vecchietto, salutandolo come se si conoscessero da una vita, sperГІ che nessuno dei passanti si accorgesse dello stupore e della confusione sul suo volto raggrinzito.


*

Pochi minuti dopo, Olivia stava uscendo dall'aeroporto, a bordo di una piccola Fiat color turchese. Mentre si lasciava alle spalle il terminal immerso nel verde, sentiva di essersi imbarcata in un'avventura. Un viaggio in Italia era da anni in cima alla sua lista dei desideri, ma non aveva mai pensato che ci sarebbe stata un'occasione per partire. Da quando aveva iniziato a lavorare alla JCreative, la vacanza piГ№ lunga che si era presa era stata di tre giorni e mezzo. E, in ogni caso, l'Italia non era mai stata sulla lista dei desideri di Matt.

Era scesa a patti col fatto che la sua ossessione per la Toscana sarebbe rimasta solo una storia a distanza, eppure, eccola lì.

Per la sua gioia, la campagna era esattamente come se l'era immaginata. Si vedevano campi di tutte le forme e dimensioni e ordinati filari di vite, collocati con precisione tra gli oliveti e il bosco, come tessere di un puzzle. PosГІ lo sguardo su una fattoria in pietra a vista, circondata dagli alberi. Poi, guardГІ oltre, verso l'orizzonte, speranzosa, magari avrebbe visto anche le coste del Mar Tirreno lungo il tragitto.

Il navigatore satellitare funzionava alla perfezione, guidandola attraverso il paesaggio pittoresco.

Quasi alla perfezione, rettificГІ Olivia, mentre svoltava a destra per imboccare una stradina stretta che avrebbe dovuto passare per Collina, un piccolo centro abitato. A un piГ№ attento esame, risultГІ che invece la strada si dirigeva verso la cima di un piccolo rilievo.

Dov'era finita? CercГІ di controllare sul navigatore ma fu costretta a rivolgere la sua attenzione altrove, accorgendosi all'improvviso di essere seguita a breve distanza da una lussuosa auto sportiva, la carrozzeria di un nero splendente, con finiture arancione acceso.

Era una Bugatti Veyron, notò con stupore mentre l'auto la superava con un ruggito, per poi scomparire rapidamente dietro la curva successiva. Era la prima volta che vedeva quel modello dal vivo, ma sapeva che il prezzo andava ben oltre il milione di dollari, e che le performance valevano fino all'ultimo centesimo, almeno così sostenevano i fanatici delle automobili. Pensò che non si sarebbe dovuta sorprendere di vedere un mezzo del genere in un paese dove le auto sportive e la passione per la velocità erano parte integrante della cultura.

ChinГІ il capo per dare uno sguardo alla mappa, ma si raddrizzГІ subito con un sussulto, realizzando che c'era un'altra macchina dietro di lei.

Era un'auto della polizia, con i lampeggianti accesi, chiaramente alle prese con un inseguimento. Anche questa superГІ l'auto di Olivia e si arrampicГІ su per la collina, le gomme che stridevano ad ogni tornante.

"Prendetelo!" urlГІ lei in tono d'incoraggiamento, anche se era sicura che non ci fosse speranza per i poliziotti. Non contro l'accelerazione di una Bugatti.

Il navigatore le aveva fatto sbagliare strada, ma così era finita in un meraviglioso villaggio sul versante della collina. Doveva essere stato un avamposto medievale, come indicavano le alte torri a base quadrata e gli stretti edifici dalle piccole finestre, arroccati su un lato della collina uno a fianco all'altro. L'intero paesino era un labirinto disordinato di stradine. Non c'era il minimo spazio per fare inversione, Olivia si chiese se sarebbe mai riuscita a uscire da quel villaggio.

Con gli occhi socchiusi per la concentrazione, infilГІ l'auto in una via che pareva troppo stretta perfino per un'utilitaria come la sua. Ai lati, due spessi muri di pietra lasciavano ben poco spazio per muoversi. Olivia trattenne il fiato, sperando che il paraurti sarebbe sopravvissuto a quella manovra azzardata. Una volta che l'auto fu di nuovo al sicuro sulla strada principale, si lasciГІ sfuggire un sospiro di sollievo.

Il navigatore aveva ricalcolato il tragitto e indicava di proseguire verso la valle.

Olivia rallentГІ, osservando con interesse la Bugatti parcheggiata sul ciglio della strada, davanti alla macchina della polizia. Le vie strette e le strade ciottolate le avevano permesso di raggiungere l'auto sportiva. ChissГ  che multa avrebbe preso l'autista? si chiese. Mentre passava davanti alla scena, si lasciГІ scappare una risata compiaciuta.

L'autista della Bugatti e il poliziotto erano entrambi di fronte alla macchina sportiva, sembrava stessero discutendo animatamente, con entusiasmo. Il poliziotto aveva tirato fuori il cellulare per fotografare la supercar. Sembrava fosse quello il motivo dell'inseguimento.

Solo in Italia, pensГІ Olivia, felice di aver potuto assistere a quella simpatica interazione.

Poco piГ№ avanti sulla strada, si intravedeva il cartello che segnava l'ingresso nella frazione di Collina. Ora doveva solo trovare la villa.

Trattenne il fiato alla vista del maestoso ingresso, fiancheggiato da due alte colonne in pietra. Il cancello di ferro battuto era aperto. Olivia seguì la strada asfaltata fino all'elegante dimora in pietra a vista. Lo stupendo portico colonnato e le alte finestre ad arco erano esattamente come nelle foto su Instagram, ma le inquadrature ravvicinate non erano riuscite a rendere giustizia alla bellezza del cielo terso, ai profumi fragranti trasportati dall'aria calda, e a quel panorama mozzafiato, con le sue dolci colline e le valli boscose.

ParcheggiГІ l'auto sotto una tettoia di legno, i pali coperti da tralci di vite.

Olivia scese dal posto di guida alzГІ in alto le braccia e respirГІ profondamente. Girando lentamente su sГ© stessa, si godette il magnifico scenario che la circondava.

Si era immaginata che sarebbe stato bello, ma non avrebbe mai detto che si sarebbe sentita così in pace al suo arrivo. In qualche modo, il paesaggio era familiare, addirittura confortevole, nonostante non avesse mai messo piede in Italia prima di quel giorno.

Mentre prendeva la valigia dal bagagliaio, Olivia pensГІ che ciГІ fosse da attribuire alla sua ossessione per quei luoghi, che coltivava ormai da anni. Non c'era da meravigliarsi che si sentisse giГ  a casa.

Improvvisamente, due settimane di vacanza le sembrarono troppo poche.

Si incamminГІ verso la porta d'ingresso, affiancata da due grandi vasi d'argilla pieni di gerani rosa intenso.

"C'ГЁ nessuno?" chiese bussando sulla porta. "Charlotte, sei in casa?"

ProvГІ ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave.

Olivia si domandГІ se quella fosse la villa giusta, perplessa. Forse era piГ№ avanti lungo la strada.

Poi, un piccolo foglio di carta, che ondeggiava lentamente al vento in un piccolo vaso da fiori, attirГІ la sua attenzione.

Olivia lo raccolse e vi trovГІ scritto sopra qualcosa.

"Dormito troppo!" recitava il messaggio. "Andata a prendere il pranzo! Chiavi nel vaso!"

Guardando con piГ№ attenzione, Olivia vide un mazzo di chiavi nel vaso, coperto in parte da una foglia.

Aprendo la porta, sentì una piacevole corrente di aria fresca. Le piastrelle lisce del pavimento le fecero venir voglia di togliersi immediatamente le scarpe e di camminare a piedi nudi.

Diverse piante da interno, appoggiate qua e lГ  vicino alla vetrata d'ingresso, rallegravano l'ambiente e aggiungevano un po' di verde. I quadri sui muri dovevano essere di artisti locali, pensГІ lei, dato che le tele dalle pennellate rustiche e intense ritraevano lo stesso mosaico di campi e boschi che aveva visto fuori dalla villa. I suoi occhi si spostarono sull'alto soffitto con massicce travi in legno, dalle quali pendeva un bellissimo lampadario scintillante.

Proseguendo per il corridoio, Olivia aprì la prima porta sulla destra e si ritrovò all'interno della camera da letto vuota che Charlotte aveva detto sarebbe stata sua. Appoggiò la valigia ai piedi del letto a baldacchino e guardò fuori dalla finestra ad arco.

Il suo sguardo passГІ dall'orto recintato al piccolo giardino di alberi da frutto. Erano forse pere? O magari melograni? Non vedeva l'ora di uscire fuori al sole a controllare.

Faticando per allontanarsi dalla finestra, Olivia si diresse verso il bagno. La vasca da bagno su piedi era una tentazione ma, sapendo che Charlotte sarebbe stata presto di ritorno, optГІ per una doccia. Si sedette un attimo, fissando l'orizzonte. Il rilassante panorama bucolico, che si estendeva in ogni direzione, la faceva sentire nel cuore della campagna.

Prese il telefono e scattГІ una foto per Instagram.

"#Destinazioneromantica #vacanzaimpulsiva #terredelvino #lontanodacasa," aggiunse per completare il post.

Sperava che Matt l'avrebbe visto. Era sicura che, dopo l'umiliazione subita la sera della loro rottura al ristorante, l'avrebbe stalkerata su ogni social media. Sicuramente, avrebbe pensato che se ne sarebbe rimasta chiusa in casa, a soffrire in solitudine e a rimpiangere le sue abitudini disordinate. Ebbe un'immagine del suo ex-partner, con le labbra strette in una smorfia e con quella sua aria stranamente pensierosa, davanti a una sua foto della Toscana.

Pensare a Matt le fece tornare in mente il suo ultimo giorno di lavoro e l'audacia con la quale aveva deciso di andarsene.

Improvvisamente, la realtГ  le piombГІ addosso.

Lasciandosi il panorama alle spalle, Olivia iniziГІ a respirare affannosamente.

Cosa si era messa in testa?

Aveva abbandonato il lavoro senza alcun preavviso. Poi era partita impulsivamente per una vacanza, senza pensare minimamente al futuro. Le posizioni da dirigente nel campo della pubblicità erano molto scarse—era un'industria molto competitiva, e questa paura l'aveva sempre tenuta motivata quando faceva le ore piccole in ufficio, accumulando straordinari e sacrificando le vacanze e la vita privata.

Con la faccia sepolta nelle mani, Olivia si rese conto di aver gettato via tutto. Ora si trovava in un altro paese, dall'altra parte del mondo, senza alcuna possibilitГ  di limitare i danni o di chiedere di essere riassunta.

Avendo agito in quel modo, in un momento di follia post-sbornia, avrebbe potuto aver rovinato per sempre il suo futuro.

L'agonia di Olivia venne interrotta dal suono della porta principale che si apriva, era appena arrivata Charlotte.




CAPITOLO SETTE


Olivia sentì il panico diminuire mentre si precipitava alla porta d'ingresso, sopraffatta dalla gioia di vedere di nuovo Charlotte. Era la prima volta in quasi tre anni che rivedeva la sua amica più cara.

"Sei arrivata!" urlГІ Charlotte, mentre Olivia le correva incontro per abbracciarla. "Non ci posso credere che tu abbia fatto tutta questa strada solo per venire a farmi compagnia."

"È così bello rivederti!"

Charlotte era una spanna più bassa di Olivia. A dieci anni erano alte uguali e questo le aiutava a fingere di essere sorelle gemelle invece che migliori amiche. A undici anni, Olivia attraversò un periodo di crescita improvvisa, cosa che non avvenne per Charlotte. Da quel momento, fingersi gemelle era diventato piuttosto complicato, così avevano iniziato a fingere di essere sorella maggiore e sorella minore.

Col suo raggiante viso arrotondato e i suoi lunghi capelli dalle scintillanti mèche castane, Charlotte irradiava buon'umore. La sua presenza sembrava riempire tutta la villa e il suo sorriso allegro illuminava la stanza. Di fronte a un carattere così solare, Olivia si ritrovò a pensare che tutto sarebbe andato per il verso giusto, in qualche modo.

"Hai dato un'occhiata alla villa?" chiese Charlotte sollevando le buste della spesa che aveva portato in casa. "Ti faccio fare un piccolo tour, poi possiamo anche pranzare."

Olivia aveva visto soltanto la camera da letto, prima di avere un attacco di panico. Desiderosa di esplorare, prese una delle sporte e seguì Charlotte lungo l'ampio corridoio piastrellato.

Le piastrelle di terracotta e i muri di un caldo color crema rendevano la villa particolarmente accogliente. I capisaldi dell'interior design di Matt erano sempre stati il bianco e nero e le figure geometriche. Nel corso degli ultimi anni, tutto l'arredamento nell'appartamento di Olivia era gradualmente finito per appartenere a una delle due categorie. Tende bianche, tappeto nero. Lenzuola nere, cuscini bianchi. Divano in pelle nera, tavolino da caffè bianco. Nero, bianco, nero, bianco… Le sembrava di vivere in una scacchiera.

Ora, invece, era affascinata dall'abbondanza di dettagli pittoreschi e dal calore che la circondavano. Vasi d'argilla e anfore di terracotta riempivano alcove arcuate ai lati del corridoio. Appese al muro, preziose tappezzerie raffiguranti vini, cibi e paesaggi locali, sorrette da staffe di ferro battuto.

Le due stanze da letto erano sulla destra, mentre sulla sinistra il corridoio si apriva su un open space che comprendeva soggiorno e sala da pranzo. Era arredato sontuosamente, con soffici divani in pelle beige. Il tavolo era stato ricavato da stupende assi di legno antico, così come il tavolino da caffè.

Il pezzo forte era il magnifico camino all'estremitГ  della stanza, incastonato in uno spesso muro in pietra. Sopra di questo, splendeva un candelabro riccamente ornato. Lampade da tavolo con pesanti basi decorate a mano e paralumi dalle sfumature dorate e arancioni erano sparse per la stanza, sulle mensole e su piccoli tavolini. Olivia non vedeva l'ora che venisse la sera per divertirsi ad accenderle tutte e osservare come le diverse tonalitГ  di luce si sarebbero mescolate.

Un arco sulla destra si affacciava sulla cucina. Olivia appoggiГІ la busta sul piano da lavoro, ammirando i vasi di basilico, timo e rosmarino sul davanzale dell'ampia finestra, che riempivano la stanza coi loro profumi.

"Ho preso qualcosa da mangiare per pranzo e, ovviamente, del vino," disse Charlotte.

Mentre dava una mano a disporre il cibo su un tagliere, Olivia si compiacque della vista di appetitosi affettati in rotoli di carta marrone, vasetti di olive con curiose etichette in lingua italiana, formaggi delicati e cremosi e un croccante filone di pane ciabatta. Una volta che tutto fu sistemato, Olivia non potГ© fare a meno di scattare una foto per Instagram.

"Dove ci sediamo? Fuori c'è un tavolo." Charlotte aprì la porta della cucina. Questa dava su un cortile pavimentato, circondato da aiuole di erbe aromatiche e verdura di stagione. Al limite del cortile, c'era un piccolo tavolo con un paio di sedie, all'ombra di un ulivo.

"Fuori," decise Olivia.

PortГІ il vassoio al tavolo da esterno e si sedette in una delle sedie di ferro battuto. La vista da quel lato della casa era ugualmente meravigliosa. Il Cortile dava su una strada tranquilla, oltre la quale si estendeva un vasto terreno agricolo. Notando un piccolo boschetto circondato dai campi, Olivia si ricordГІ di un fatto appreso sui banchi di scuola, ovvero che, oltre duemila anni prima, gli agricoltori toscani praticavano in quelle terre l'agricoltura promiscua, coltivando nello stesso campo diverse varietГ  di piante, solitamente grano, ulivi e viti.

Adorava quel termine. Era uno di quei dettagli marginali che le era rimasto impresso dai tempi della scuola. In tempi più moderni, sarebbe stato più corretto parlare di agricoltura mista, che suonava decisamente meno stimolante, e la pratica non era nemmeno più così comune.

Oltre gli alberi, si vedeva in lontananza una fattoria arroccata su una collina coperta da una fitta foresta verde intenso. Osservandola, Olivia provГІ un moto di invidia nei confronti del proprietario. Aveva idea di quanto fosse fortunato a vivere in quel luogo incantevole?

SospettГІ che non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe provato invidia nel corso della vacanza. Era gelosa di chiunque vivesse nell'area. Nessuno escluso!

Charlotte versГІ il vino e iniziarono i brindisi.

"All'amicizia," fece Olivia.

ApprezzГІ il bouquet floreale del Sauvignon Blanc ghiacciato, sorridendo mentre ne beveva un sorso.

"Alle vacanze impulsive," disse Charlotte, seguì un altro sorso.

"Ai nuovi inizi," aggiunse Olivia, ormai al terzo brindisi.

"Al perdere peso," concluse Charlotte.

Olivia alzГІ un sopracciglio, fissando il tagliere colmo di cibo.

"Ho perso novanta chili nelle ultime due settimane," spiegГІ Charlotte. "PiГ№ o meno il peso di Patrick."

"Cos'ГЁ successo?" chiese Olivia "Non eravate sul punto di sposarvi?"

"Ho annullato il matrimonio," rispose Charlotte. Poi prese una fetta di ciabatta e la cosparse di salsa con pomodorini essiccati.

"Come mai?" chiese Olivia, mentre assemblava un sandwich con prosciutto, formaggio e un velo di tapenade. Era curiosa di sapere cosa fosse andato storto tra Charlotte e il fidanzato. Non l'aveva mai incontrato di persona ma, da quello che aveva potuto dedurre dal profilo Instagram di Charlotte, le era parso piuttosto carismatico e di bell'aspetto.

Charlotte aveva una faccia…

"Г€ un po' complicato."

Fece per iniziare a spiegarsi, poi si fermГІ, sospirГІ e bevve un altro sorso di vino.

"Troppo complicato, per adesso," concluse, gesticolando animatamente con una fetta di prosciutto di Parma. "Non voglio rovinare il nostro adorabile pranzetto parlando di un argomento così sgradevole."

Olivia annuì in modo comprensivo.

"Qualsiasi cosa sia successo, ti ha portata qui." Disse lei, consolando l'amica.

"Esatto," convenne Charlotte. "E ha portato qui anche te. Sei sempre così occupata, non mi sarebbe mai passato per la testa di invitarti quaggiù. Ti sei portata dietro del lavoro da fare?"

"No," disse Olivia. I suoi dubbi e timori cominciarono a riaffiorare mentre aggiungeva, "Mi sono licenziata."

A Charlotte andГІ di traverso il vino.

"Come licenziata? CioГЁ, te ne sei andata di punto in bianco?"

"Odiavo il mio lavoro." Sentendo una fitta di senso di colpa, Olivia cercГІ di giustificare le sue azioni. "Stavo facendo pubblicitГ  a un vino orribile, una brodaglia scadente che andava contro tutto quello in cui credo."

"Non potevi farti assegnare a un altro cliente?" chiese Charlotte cercando di nascondere il suo stupore, facendo sentire ancora peggio Olivia. "Tua madre non diceva sempre che, se avessi abbandonato la tua carriera pubblicitaria, avresti potuto fare solo la commessa?"

"Ho bisogno di una nuova direzione professionale, non di andare a riempire degli scaffali." rispose con decisione Olivia. "Questa vacanza nelle terre del vino mi darГ  tempo per pensarci su. Uno dei miei sogni ГЁ sempre stato quello di produrre vini artigianali."

"Io invece amo i gatti, per cui sogno di fare il domatore di leoni." Charlotte rise allegramente, poi vide l'espressione di Olivia e il suo sorriso si spense. "Pensavo stessi scherzando con la storia del vino artigianale. Dicevi sul serio?"

"Sì. È il mio sogno," insistette Olivia. Ora che era arrivata in Italia, le sembrava ancora più realizzabile di quanto le sembrasse a Chicago.

"Wow. OK, per ora. Vuoi dare un'occhiata in giro? Abbiamo un giardino stupendo."

Desiderosa di esplorare il resto della villa, Olivia si alzГІ e si incamminarono entrambe verso il giardino.

Aveva letto sul sito della villa che i cinque ettari di terreno adiacente all'abitazione erano stati usati in passato per un allevamento di polli ruspanti. A testimonianza di ciГІ, si ergeva nel giardino un antico pollaio in legno, costruito a regola d'arte.

Attraversando un frutteto, si diressero su per una ripida salita verso un prato disseminato di arbusti e circondato da alberi. Olivia si domandГІ se quello fosse stato il pascolo dei polli ruspanti.

Il sentiero costeggiava il bordo del prato incolto, Olivia riconobbe gli alberi dalla corteccia spessa e fissurata. Erano querce da sughero. Una vista piГ№ che appropriata, nella terra del vino.

Le ammirГІ per qualche minuto, facendo scorrere le dita sulla loro corteccia, prima di tornare al cortile, tra i profumi delle erbe aromatiche.

Olivia rientrГІ nella piacevole frescura della cucina provando sentimenti contrastanti. Da un lato, era ancora senza fiato per lo stupore di essere atterrata in un tale paradiso. Dall'altro stava tremando di terrore al pensiero che le sue azioni avventate avrebbero potuto aver rovinato per sempre il suo futuro.

Un'amichevole pacca sulla spalla la distrasse dai suoi pensieri.

"Non starai mica andando in panico pensando al tuo lavoro, vero?"

"Solo un pochino" ammise Oliva.

Charlotte incrociГІ le braccia con fare serioso.

"No. Mi dispiace, ma in vacanza non ГЁ permesso. PerchГ© non ci facciamo un giro in macchina in paese? C'ГЁ un bar locale che sarei curiosa di provare. Ho visto che ГЁ frequentato da un sacco di uomini attraenti. Che ne dici?"

Olivia si ricordГІ del sogno fatto sull'aereo poco prima dell'atterraggio. OK, magari era finito con un'esperienza imbarazzante, ma questo era solo un motivo in piГ№ per tentare la fortuna. Da qualche parte, l'amore la stava aspettando, e non avrebbe aspettato per sempre.

"Fammi rinfrescare il lucidalabbra e ci sono!" rispose.




CAPITOLO OTTO


Mentre entravano nella piccola città di Collina, Olivia era grata che al volante ci fosse Charlotte. Lei era così presa dal paesaggio che probabilmente avrebbe finito per schiantare la macchina contro il muretto in pietra che costeggiava la strada stretta.

C'era un castello diroccato alle porte della piccola città—un vero castello, con mura pericolanti e torre merlata. Sembrava così imponente e cupo, col sole del tardo pomeriggio alle spalle. Forse, in un passato lontano, era servito a proteggere gli abitanti del paese dagli invasori.

Pensa che roba, vivere di fianco ad un autentico castello in rovina. Sentì il secondo moto d'invidia della giornata, mentre scrutava le casette a due piani circostanti, con le loro facciate di un color crema sbiadito, gli scuri di legno e i vasi di fiori colorati alle finestre.

Mentre le osservava, da una delle abitazioni uscì di fretta una giovane donna con in mano un cestino per la spesa. Scendendo le scale, salutò il vicino con un allegro "Buon giorno". I suoi lunghi capelli neri erano legati in una coda ed era vestita con quel naturale senso dello stile che ogni italiano sembrava possedere. Mai e poi mai Olivia avrebbe potuto sfoggiare un top di un bordeaux così intenso, dei jeans al polpaccio azzurro cielo, quei sandali di un bianco scintillante, e sembrare come se fosse appena uscita dalle pagine di Vogue.

Su di lei, quei vestiti sarebbero sembrati spaiati, come se si fosse vestita al buio. La gente avrebbe fissato le sue scarpe, per poi fissare lei come a dire, Sul serio? Ma ti sei vista?

Lungo le vie della cittГ , una ringhiera di ferro battuto separava lo stretto marciapiede da una strada quasi altrettanto stretta. Sporgendosi dal finestrino della macchina, Olivia inspirГІ profondamente l'aroma di caffГЁ che si levava dal baretto all'angolo della strada. Nonostante fosse ormai tardo pomeriggio, alcuni locali stavano seduti al bancone, sorseggiando espresso e leggendo qualcosa sui loro cellulari.

Tutti, ad eccezione di lei e Charlotte, sembravano appartenere a quei luoghi. Era un privilegio poter osservare la gente del posto che conduceva indisturbata la propria vita di tutti i giorni in questo paesino sperduto.

Scrutando la vetrina di una piccola boutique di abbigliamento, Olivia si chiese se non fosse il caso di entrare a dare un'occhiata, magari con l'aiuto della commessa avrebbe acquistato un po' del famoso senso dello stile italiano. Fu contenta di vedere un'enoteca affollata, poco piГ№ avanti, che sicuramente faceva affari d'oro. PiГ№ in lГ , c'erano un negozio di scarpe, un fruttivendolo con una brillante insegna colorata e con un bancone da esposizione pieno di pomodori e mandarini, un parrucchiere, un piccolo ferramenta e un negozio di alimentari.

Due fornai ai lati opposti della strada stavano chiudendo bottega al termine di una giornata di lavoro.

"Secondo te si fanno concorrenza?" domandГІ Charlotte, fermandosi per permettere a un canuto signore di attraversare la strada.

"Sicuramente," rispose Olivia, spostando lo sguardo da un'insegna all'altra. "Scommetto che sono rivali, e probabilmente la faida va avanti da secoli."

"E, un bel giorno, l'erede di Mazzetti si innamorerГ  della figlia del proprietario del Forno Collina, fuggiranno a Pisa per consumare il loro amore e verranno per sempre rinnegati dalle loro famiglie." aggiunse Charlotte.

In quel momento, un uomo vestito di bianco, con addosso un grembiule, uscì dal forno Mazzetti. Fissò con astio il negozio di fronte, poi attraversò la strada. Dopo aver tirato fuori dalla tasca il cellulare, cominciò a fotografare le "Offerte Speciali" esposte nella vetrina del suo competitore.

Olivia e Charlotte scoppiarono a ridere.

"Sono davvero rivali!" Olivia non riusciva a trattenere le risate. "Domattina abbasserà i prezzi, o magari gli copierà le offerte speciali. Si è accorto di noi—andiamocene prima di essere coinvolte nelle ostilità."

In fondo a quella che sembrava la strada principale della cittГ , si ergeva una piccola chiesa con un campanile appuntito e finemente decorato. All'esterno c'era un parroco brizzolato, che spazzava i gradini di pietra. Le salutГІ con un cenno amichevole, e Olivia gli sorrise, incantata. Neanche un giorno da quando era arrivata in Italia e giГ  era stata accettata dai locali.

Dirigendosi verso il limitare del piccolo centro abitato, Charlotte guidГІ fino a un piccolo bar affollato, in cima ad una ripida stradina a fondo chiuso. C'erano macchine parcheggiate in ogni angolo e non c'era l'ombra di un posto libero. Olivia cominciava a capire come mai tutti in Italia guidassero auto di dimensioni ridotte. Gli spazi per parcheggiare erano pochi e preziosi. Quando era salita per la prima volta sulla Fiat, le era sembrata piccola in confronto alle comode berline e ai SUV a cui era abituata. Ora, invece, si era resa conto che non solo era una macchina di dimensioni appropriate per il luogo, era addirittura piuttosto spaziosa.

Tuttavia, mentre Charlotte imprecava nel tentativo di fare inversione nello spazio angusto, Olivia avrebbe desiderato che la Fiat fosse ancora piГ№ piccola.

Dopo una trentina di manovre, Charlotte riuscì a girare la macchina senza danneggiare paraurti e cerchioni.

Ripercorsero la strada in discesa e parcheggiarono in una via tranquilla poco piГ№ in lГ , poi tornarono a piedi al bar.

Il ritmo martellante della musica le guidГІ di nuovo in cima alla salita. Olivia si meravigliГІ di quanto suonasse melodioso il rock italiano, grazie alla musicalitГ  della lingua. PensГІ che sarebbe stato il caso di imparare qualche frase in italiano. Forse avrebbero potuto fare pratica quella stessa sera, al bar.

Olivia respirò l'aroma derivante da una combinazione di birra, vino, fumo di sigaretta e—ne era certa—testosterone. Sullo schermo nell'angolo del bar stavano trasmettendo una partita di calcio. Si accorse con piacere che non si sentiva neanche una parola in inglese nel trambusto della conversazione. Era sicuramente un bar per locali.

Ci fu una pausa nel momento in cui i clienti abituali si accorsero delle due nuove arrivate. Olivia notГІ alcune occhiate di apprezzamento in direzione sua e dell'amica.

Non erano neanche arrivate al bancone, quando vennero salutate da due uomini del posto, appollaiati su degli sgabelli attorno ad un piccolo tavolo rotondo.

"Ciao!" fece quello piГ№ vicino.

Il cuore di Olivia saltГІ un battito. L'uomo dallo sguardo provocante aveva piГ№ o meno trent'anni. Aveva i capelli scuri, le sopracciglia folte e un sorriso ammiccante. Il suo amico, che sembrava avere qualche anno in piГ№, aveva la testa rasata ed era molto abbronzato.

"Ehm—ciao," rispose lei. Lanciò uno sguardo a Charlotte, che ricambiò con un sorriso malizioso.

L'uomo cominciГІ a parlare rapidamente in italiano.

Olivia allargГІ le braccia. "Non comprehendo?" provГІ a spiegare.

"Ah, Americano."

Seguirono altre frasi in italiano e, dopo un'animata conversazione coi tavoli di fianco, vennero recuperati due sgabelli per le nuove arrivate.

"Giuseppe," fece l'uomo, indicando sГ© stesso. "Alfredo," continuГІ, presentando il suo amico.

"Olivia, mi dispiace ma non parlo italiano. Sono qui da poco," si scusГІ Olivia, in equilibrio sul sedile imbottito dello sgabello. Nel mentre, si presentГІ anche Charlotte.

"Benvenuta, Olivia." Giuseppe sorrise. "E ehm—Carlotta?”

Olivia si accorse che i locali avevano qualche difficoltГ  a pronunciare correttamente il nome di Charlotte, cosa che non avveniva per il suo.

"Vino? Rosso o Bianco?"

"Rosso, grazie."

Nel locale affollato, era pressata contro il braccio muscoloso di Giuseppe. Charlotte e Alfredo sembravano decisamente in sintonia. Quanto a sГ©, con Matt fuori dalla sua vita, si sentiva piГ№ che pronta per flirtare un po'. ChissГ  come si sarebbe evoluta la serata?

"Sei molto bella," le disse Giuseppe, Olivia arrossì. Diceva sul serio o era tanto per dire? E se fosse stato l'inizio di una travolgente storia d'amore?

"Dove stai a dormire?" chiese lui.

"Sto in una villa qui vicino. Sono in vacanza per due settimane," rispose Olivia.

Il vino era delizioso, con note marcate di frutta matura e un leggero retrogusto speziato. Bevendolo si ricordГІ delle decorazioni sui muri della cucina della villa, che raffiguravano un'abbondanza di succosi grappoli di un intenso color porpora.

"E tu, vivi qui a Collina?" chiese Olivia, curiosa di scoprire quale fosse il suo ruolo in quello scenario idilliaco.

Giuseppe scosse la testa. "No, non vivo qui."

"Lavori qui, allora?" Forse abitava in uno dei paesi vicini, pensГІ Olivia.

Giuseppe rispose con un altro dei suoi ampi sorrisi. "Nemmeno."

"Ah," fece lei, momentaneamente spiazzata. "Che lavoro fai?"

Dato che non viveva nГ© lavorava nella piccola cittГ , Olivia immaginГІ fosse un viticoltore con una sua piccola cantina artigianale, che lavorava instancabilmente nella sua vigna baciata dal sole caldo del Mediterraneo. Sarebbe calzato a pennello. Pensa se da una storiella innocente fosse nato qualcosa di piГ№. Un giorno avrebbero potuto coltivare insieme la sua terra, innamorati l'uno dell'altra. Si immaginГІ le giornate passate con lui alla vigna, al sole, a pigiare l'uva in uno spazioso capannone areato. Avrebbero prodotto uno squisito vino artigianale di qualitГ , dal carattere unico.

"Sono un addetto alle pulizie." spiegГІ Giuseppe.

"Pulizie?" Olivia si sentì presa alla sprovvista. Un addetto alle pulizie non era esattamente quello che si era immaginata nella sua romantica fantasia rurale. Era il pezzo sbagliato del puzzle. La sua fantasia non si sarebbe potuta realizzare.

"Lavori in una cantina?" chiese lei speranzosa, tentando di mandare avanti la conversazione.

"No, lavoro su una nave da crociera, pulisco i bagni," disse Giuseppe. "La nave è ancorata al porto di Livorno per la notte, così sono venuto qui a bermi qualcosa con mio cugino."

"Capisco." disse Olivia sforzando un sorriso. Puliva i bagni?

"Senti, che ne dici se facciamo un salto a casa tua per un caffГЁ?" Giuseppe sorrise ancora con malizia. "Facciamo in fretta perГІ, che devo essere di nuovo a bordo entro le cinque di domattina."

I sogni romantici di Olivia andarono in frantumi.

Altro che storiella innocente, Giuseppe sarebbe stato in cittГ  soltanto una notte. Non era quello che aveva in mente quando i loro sguardi si erano incrociati poco prima. Era esattamente l'opposto di quello che voleva!

In quel momento sentì che Charlotte aveva alzato il tono di voce, oltraggiata.

"No! Assolutamente no! Sai cosa, io me ne vado. Olivia, muoviti!"

Sorpresa, ma anche sollevata, Olivia saltГІ giГ№ dallo sgabello, salutando Giuseppe senza troppe cerimonie mentre Charlotte la trascinava per un braccio fuori dal locale.

Cosa poteva aver spinto Charlotte a decidere così bruscamente di abbandonare il locale?

Le domande avrebbero dovuto attendere. Olivia aveva a malapena il fiato per star dietro alla sua amica che scendeva lungo lo stradino a passo lanciato, fumante di rabbia.




CAPITOLO NOVE


"Cos'ГЁ successo prima al bar?" Chiese Olivia, cercando di riprendere fiato, mentre giravano l'angolo.

"Quell'Alfredo! Sai cosa mi ha detto?" Charlotte era visibilmente alterata. "Ha detto che, siccome ero un americana coi soldi, avrei dovuto pagare io il primo giro di vino!"

"Cosa?" chiese Olivia, incredula. "Ti avrГ  anche invitata al tavolo, ma non vuol dire tu sia tua a dover pagare il primo giro. Come si permette?"

"Sono furiosa. Furiosa!" Charlotte proseguì lungo la stradina ciottolata, pestando i piedi. "Dove sta scritto che debba pagare io da bere? No, sul serio, dove?"

Mentre si affrettavano verso la macchina, Olivia si chiese se la rabbia di Charlotte fosse da attribuire unicamente all'arroganza di Alfredo.

Sospettava che fosse un altro il motivo di quella reazione, così decise che sarebbe tornata sull'argomento, non appena l'amica si fosse calmata a sufficienza. Non l'aveva mai vista scaldarsi tanto per una cosa simile, prima d'ora.

Per qualche motivo, il comportamento di Alfredo aveva fatto perdere la pazienza a Charlotte.


*

Erano quasi arrivate alla villa, quando il telefono di Olivia cominciГІ a squillare.

"Chi puГІ essere a quest'ora?" chiese lei. Erano ormai le nove di sera.

Si accorse subito di due piccoli dettagli.

Per prima cosa, non era poi così tardi negli Stati Uniti, il cui fuso orario era sette ore indietro rispetto a quello italiano.

In secondo luogo, era sua madre al telefono.

"Oh, dannazione," fece Olivia con un tuffo al cuore.

Non aveva ancora detto a sua madre di aver rotto con Matt, nГ© di aver mollato il lavoro, nГ© di essere partita col primo volo disponibile per un'impulsiva vacanza all'estero.

Sarebbe stata una telefonata difficile, l'interrogatorio di Charlotte avrebbe dovuto attendere.

"Ciao, mamma," disse Olivia, cercando di suonare il piГ№ allegra possibile, come se fosse lieta di quella telefonata.

AndГІ dritta verso il frigo, sperando che un altro bicchiere di vino l'avrebbe aiutata a gestire meglio la conversazione.

Decise che, per il momento, sarebbe stato meglio rimanere sul vago e non condividere troppe informazioni. Sua madre era troppo ansiosa e troppo sensibile per sopportare tre notizie sconvolgenti in una sola serata. Sarebbe stato meglio informarla gradualmente, nell'arco di un periodo di diversi giorni, uno shock alla volta.

Olivia avrebbe voluto avere un rapporto migliore con la madre, ma non erano mai state particolarmente vicine. Sua madre aveva vissuto una vita tranquilla, monotona e senza scossoni, sorvegliata da genitori iperprotettivi. Si era sposata giovane e, una volta madre, aveva cercato di vivere attraverso Olivia.

Purtroppo, questo significava costanti intromissioni nella vita della figlia.

"Olivia!" La voce della madre fremeva per il nervosismo. "Cos'ГЁ successo? Ti sei lasciata con Matt?"

"Uhm, come mai me lo chiedi?"

I suoi piani erano andati in fumo. Evidentemente, sua madre aveva già ricevuto la prima notizia bomba. Olivia mise il telefono in vivavoce e riempì due bicchieri di vino.

"Edna ha visto che ha cambiato il suo stato sui Social, ora ГЁ Single. Mi ha telefonato poco fa."

Olivia era indignata. Con che faccia aveva cambiato il suo stato in Single? Sarebbe stato più appropriato cambiarlo in �Bugiardo’ o �Traditore’.

"È stata una rottura amichevole. Abbiamo deciso di comune accordo," mentì lei.

Sì, come no, come se quella sera al ristorante l'atmosfera fosse stata particolarmente amichevole.

"Olivia!" fece sua madre, con un sussulto. "Quindi vi siete lasciati per davvero? Ti rendi conto di cosa hai fatto?"

"Г€ stata piГ№ una sua idea, a dire il vero," cercГІ di spiegare Olivia, ma la signora Glass era implacabile.

"Ho sempre pensato che tu non dessi il giusto peso alla tua relazione con lui. Non credo tu abbia mai apprezzato a sufficienza quel ragazzo giovane e dinamico. Ha anche un bel conto in banca, oltretutto. Lo sai che anche quello è importante, Olivia. Gli uomini come Matt non crescono sugli alberi. Sei stata così sconsiderata a gettare al vento una tale opportunità. Avresti dovuto sposarlo."

"Mamma!" fece Olivia, oltraggiata.

Seduta di fronte a lei, Charlotte alzГІ gli occhi al cielo, in un gesto di solidarietГ  per l'amica.

Olivia prese il bicchiere e bevve una generosa sorsata di delizioso vino bianco.

"Cos'era quel rumore?" chiese la signora Glass. "Non starai mica bevendo, Olivia? Dal rumore sembra quasi che tu stia bevendo del vino."

"Giusto un bicchiere," confessГІ Olivia, con un pizzico di vergogna. Sua madre aveva una straordinaria capacitГ  di farla sentire in colpa.

"Non sono neanche le due di un giorno lavorativo. Va tutto bene? Hai bisogno di parlare con uno psicologo? Olivia, stai attenta, o finirai per perdere il lavoro. Bere durante il giorno puГІ essere molto pericoloso."

"Mi sono licenziata," disse Olivia. Avrebbe preferito che la conversazione non avesse preso quella piega, ma ormai il danno era stato fatto.

La signora Glass fece un respiro profondo.

"Ti sei licenziata? Quando? E perchГ©?"

"Venerdì scorso. Me ne sono andata. Non ne potevo più. Quel lavoro mi stava distruggendo dall'interno," cercò di spiegare Olivia.

"Ma era un così buon lavoro, e ben pagato." La signora Glass sembrava sul punto di mettersi a piangere. "I posti di lavoro in quel settore sono rari. Hai la minima idea di cosa hai fatto?"

Un'altra fitta di senso di colpa ricordГІ a Olivia che forse, in fondo, non ne aveva davvero idea.

"Potresti non riuscire a trovare un altro lavoro come quello. E te ne sei andata così, di punto in bianco? Senza dare i trenta giorni di preavviso?"

"Non ne potevo piГ№," ripetГ© Olivia, con fermezza.

"Potresti rischiare di non trovare lavoro in un mercato così saturo. Il mondo della pubblicità è troppo competitivo. C'è sempre qualcun'altro pronto a prendere il tuo posto."

Olivia si portГІ le dita alle tempie.

"Tranquilla, me la caverГІ," mormorГІ lei.

Se mai fosse diventata un'alcolista, aveva il sospetto che parte della responsabilitГ  sarebbe stata da attribuire a sua madre e a discussioni come quella.

Diede un altro sorso di vino, ma stavolta appoggiГІ il bicchiere con estrema cura. Nonostante avesse cercato di fare meno rumore possibile, ebbe la spiacevole sensazione che sua madre l'avesse lo stesso colta sul fatto.

"Olivia, vuoi venire a stare da noi per un po'? Non mi sembra che tu stia ragionando lucidamente."




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